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Kylian Mbappé ingiocabile in casa di Leo Messi

Doveva essere il giorno della sfida tra titani, del duello tra Messi e Mbappé, e il verdetto è stato senza storia. Per tre volte il francese ha scivolato con le ginocchia sul prato del Camp Nou, la casa di Lionel, suo giardino per una notte. Una prestazione dominante, dal primo all’ultimo minuto che sancisce la sua superiorità in questo momento calcistico.

Difficile sbilanciarsi su confronti del genere che spesso non hanno neanche un fine ben preciso, ma a oggi trovare un giocatore più forte di Mbappé è complicato. Questa gara lo dimostra non perché avesse bisogno di un’altra grande partita visto che la sua giovane carriera ne è già piena, ma perché nel turno più bello e prestigioso dell’intero tabellone la sua figura è stata gigante in confronto a chiunque. Una tripletta e che tripletta: da fenomeno, da imbattibile, di quelle che danno la sensazione di poter essere replicate in ogni situazione.

Chi prima di questa gara riteneva Sergiño Dest un ottimo terzino e uno dei migliori acquisti fatti dal Barcellona negli ultimi anni aveva pieno diritto di farlo, perché la sua prima stagione in blaugrana era stata decisamente positiva, anche con ottime prove come il Clásico dell’andata. Ma la sua prova in marcatura su Mbappé è stata terrificante, una continua umiliazione, una gara impari. insomma, Mbappé così è ingiocabile: perché ha tecnica, un’esplosività fuori dal mondo aiutata dai suoi 23 anni, ma anche la tenacia di credere su ogni palla, visto che molti dei suoi dribbling sono arrivati anche da palle morte in cui ci ha creduto più degli altri.

Ha avuto già modo di consacrarsi, d’altronde ha vinto un Mondiale a 20 anni da protagonista, ma questa prestazione è una laurea con 110 e lode nell’aula del primo della classe. Oggi Messi ha potuto battere le mani, così come ha dovuto fare il Barcellona, che avrebbe pure motivo di lamentarsi per una mancata espulsione a Gueyé e per un rigore di Kean che poteva essere fischiato, ma che alla fine dei conti non può che ammettere che a oggi la differenza tra le due squadre è quella che recita il risultato.

Nessuno può fermare Mbappé, chissà se con Neymar e Di María in campo il volume si amplificherà o disturberà gli assoli di un giocatore che con questa tripletta ha fatto passare in secondo piano tutti. Il Psg è sempre stata una candidata al titolo, ma nell’ultimo mese il pronostico col Barcellona si era quasi equiparato: per tanti, non per lui, che non ha problemi a essere semplicemente più forte degli altri.

Simone Gamberini

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