La Champions League delle stelle… e strisce

La prossima edizione della più importante competizione calcistica europea, la Champions League, sarà un edizione storica per un insolito fattore “geografico”: c’è un nuovo record per il sempre più crescente movimento calcistico a stelle e strisce: saranno ben 10 infatti i giocatori “born in the USA”, per dirla alla Bruce Springsteen, ad ascoltare l’iconico inno della Champions League nella prossima stagione. Scopriamoli insieme.

LA CHAMPIONS A STELLE E STRISCE

ETHAN HORVATH: Portiere classe 1995, ha giocato in tutte le nazionali americani dalla U20 alla nazionale maggiore con la quale ha collezionato 4 presenze (una contro l’Italia dove ha subito il gol dell’1-0 di Politano al 94’). Giocherà in Champions con la maglia del Bruges facendo da “secondo” al più quotato Mignolet.

ZACK STEFFEN: Rientrato dal non brillantissimo prestito al Fortuna Dusseldorf, il portiere classe 1995 giocherà anche lui, come il suo collega e coetane, Horvath, nel City di Pep Guardiola da secondo alle spalle del brasiliano Ederson. E’ stato eletto “US Soccer Athlete of the Year” nel 2018.

TYLER ADAMS: Cresciuto nell’academy di New York del RedBull Lipsia (52 partite in MLS prima dell’approdo a Lipsia), il difensore o centrocampista classe 1999 ha già collezionato 3 presenze in Champions e segnato un gol storico: il suo gol decisivo nei quarti di finale contro l’Atletico Madrid non è solo valsa la prima storica semifinale di Champions per il suo club ma è stato anche il primo gol “a stelle e strisce” di tutta la storia della competizione nei quarti di finale. Inoltre, il giovane talento allenato da Nagelsmann è stato il primo giocatore del 1999 a esordire con la maglia della nazionale maggiore USA.

ALEX MENDEZ: Nativo di Los Angeles dove ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili dei L.A Galaxy, il centrocampista classe 2000 è passato nel 2019 dal Friburgo all’Ajax senza però aver ancora mai esordito in prima squadra. Per il talento californiano è improbabile ma non impossibile un ampio impiego in Champions già in questa stagione ma in club come l’Ajax, noto per scovare e lanciare talenti, non è mai detta l’ultima parola.

CHRIS RICHARDS: Nato a Birmingham, Alabama, è un terzino classe 2000. Cresciuto nelle giovanili dei Dallas è passato nel 2018 al Bayern Monaco con il quale ha esordito quest’anno vincendo già due trofei: la Supercoppa Uefa e la Supercoppa di Germania (subentrato a Pavard al 76esimo). Ha giocato la sua prima partita di titolare in Bundesliga nella rocambolesca vittoria per 4-3 sull’Hertha Berlino mettendo anche a segno l’assist per la seconda delle quattro reti dell’implacabile Robert Lewandowski. Hans Flick sembra avere molta fiducia in lui e dunque, seppur partendo indietro nelle gerarchie del club bavarese, potrebbe avere parecchie occasioni nell’arco della stagione, sia in Bundes che in Champions.

GIO REYNA: L’ala classe 2002 del Borussia Dortmund è uno dei talenti più interessanti del calcio non solo statunitense ma mondiale. Rapido, forte in dribbling e con un’ottima visione di gioco (3 assist nell’ultima partita di Bundesliga vinta dal Dortmund per 4-0 contro il Friburgo) Reyna nonostante la sua giovane età sembra giocare già come un giocatore fatto e finito e in questa stagione ha già trovato la sua prima rete in Bundesliga nell’esordio stagionale contro il Gladbach (su assist di un altro possibile fenomeno che va sotto il nome di Jude Bellingham.) Sulle orme e sulla fascia di quello che è attualmente il miglior giocatore USA al mondo, il 10 blues Pulisic, Reyna è pronto a esplodere e a dare spettacolo in trio con Sancho e Halaand. Ci sarà da divertirsi anche quest’anno a Dortmund, poco ma sicuro.

WESTON MC KENNIE: 91 presenze e 5 gol con la maglia dello Schalke, uno dei quali segnato in Champions League contro il Lokomotiv Mosca, quest’estate è passato, quasi a sorpresa, alla Juventus dove ha subito conquistato Andrea Pirlo che lo ha schierato da titolare nelle prime due partite di campionato, prima contro la Sampdoria e poi con la Roma. Pochissimi centimetri gli hanno negato la gioia del gol all’esordio contro i blucerchiati. Centrocampista di grande corsa, grinta e impatto fisico, quest’anno ha la grandissima opportunità di essere protagonista in uno dei club più importanti del mondo. Una curiosità: nonostante il suo ruolo e il suo modo di giocare non siano particolarmente offensive detiene il record per la più veloce tripletta realizzata in maglia USA, nella vittoria per 7-0 contro Cuba gli sono bastati infatti appena 13 minuti per segnare tre gol.

 

KONRAD DE LA FUENTE: Ala sinistra o destra classe 2001, nativo di Miami, milita nella fulgida cantera del Barcellona dal 2013 ed attualmente gioca nel Barcellona B. Ha giocato in tutte le nazionali statunitensi dall’U16 all’U20 ed è considerato uno dei talenti più interessanti del movimento calcistico USA. Non ha ancora esordito in prima squadra ma è andato in panchina nelle prime due uscite in Liga di questa stagione e dunque è legittimo ipotizzare che questa possa essere la stagione giusta per vederlo quantomeno esordire con la prima squadra del club catalano allenato da Koeman.

SERGINO DEST: Classe 2000, ex Ajax, neoacquisto del Barcellona che la ha prelevato dall’Olanda il primo ottobre, ha esordito appena 3 giorni dopo, il 4 ottobre nel pareggio casalingo con il Siviglia diventando così il primo giocatore americano della storia del club. Ha anche già esordito con la nazionale maggiore del suo paese e nel 2019 è stato eletto “miglior talento dell’anno degli Stati Uniti”. Terzino destro dalle caratteristiche spiccatamente offensive ha dichiarato più volte di ispirarsi a Dani Alves. A Barcellona sicuramente si augurano per loro che possa seguire con successo le orme, parecchio ingombranti, del suo idolo.

CHRISTIAN PULISIC: Dulcis in fundo, non poteva mancare il numero 10 dello stellare Chelsea di Lampard e della nazionale Usa. Indiscutibilmente il più forte giocatore americano in circolazione, simbolo dell’ascesa calcistica del suo paese. Il classe ’98 che ha già collezionato 14 gol in 34 partite con la nazionale. Quest’anno è chiamato a consacrarsi tra i più forti d’Europa dopo una prima, ottima, stagione d’esordio a Londra con 35 presenze 11 gol tra Premier, Champions e coppe. Attualmente ai box dal 2 agosto per un infortunio alla coscia rimediato nella finale di FA Cup contro l’Arsenal dove proprio lui aveva segnato il gol del momentaneo 1 a 0 per i blues (poi ribaltato dalla doppietta di un monumentale Aubameyang). Pulisic è uno dei profili del calcio europeo da seguire con maggior attenzione nella prossima edizione della Champions League sia per il suo talento individuale e sia per il suo club, il Chelsea, che può vantare un poverissimo in attacco con lui, Havertz, Ziyech e Timo Werner.

Alessio Brucoli

Impostazioni privacy