La guerra a tre per il titolo in Portogallo

Si sono già giocate cinque giornate nella Primeira Liga portoghese e anche quest’anno la lotta per il titolo di Campione di Portogallo sembra essere una questione a tre. Vero, c’è l’Estoril sorpresa del torneo in seconda posizione solitaria, ma se proiettato sulla lunga distanza non sembra essere una concorrente valida per poter ambire al primo posto.

I discorsi saranno sempre tra le solite note: Benfica, Sporting e Porto. L’inizio di stagione fin qui ci ha detto che le Aguias di Jorge Jesus sono partite con un altro passo: percorso netto nei primi cinque turni in cui è stato sfruttato un calendario privo di match particolarmente provanti, a comunque del tutto rispettabile visto quanto fatto dalla concorrenza. Perché il break di quattro punti che li divide da Sporting e Porto è dato sì dallo scontro diretto dello scorso weekend tra le inseguitrici, ma anche dai rispettivi passi falsi contro Famalicao e Maritimo che non possono certo essere inserite tra le sfide più provanti di stagione.

La bontà del cammino del Benfica, che in questo turno giocherà il monday night contro il Boavista, con diretta esclusiva sull’app OneFootball e telecronaca in italiano di Simone Gamberini, è stata quella di sfruttare a pieno una panchina lunga per sopperire ai tanti impegni. Il percorso spinoso dei preliminari non ha tolto energie visto che ogni giocatore ha un ricambio più o meno del suo livello e fin qui l’unico vero passo falso di stagione è stato il pari nell’esordio in Champions con la Dynamo Kiev, sicuramente l’anello debole del girone.

Lo Sporting non ha replicato le partenze sprint degli ultimi due anni e deve rimproverarsi di non aver chiuso prima la partita contro il Porto di sabato scorso: tante occasioni per il 2-0 buttate, per poi essere puniti con un 1-1 che ha permesso al Benfica di allungare a +4. La perdita di Nuno Mendes (sostituito con Sarabia che però andrà a ricoprire un altor ruolo, lasciando di fatto solo Vinagre a sinistra) e l’infortunio di Pedro Gonçalves rischiano di essere un freno per i ragazzi di Amorim, reduci anche da una sonora sconfitta in Champions League contro l’Ajax che potrebbe avere ripercussioni anche sulla trasferta sul campo della sorpresa Estoril.

Il Porto invece sembra quella più umile tra le tre: ha gli stessi punti dello Sporting ma forse le idee più ordinate. Il pareggio dell’Alvalade fa decisamente più comodo a loro che ai biancoverdi e con una trasferta pesante già tolta dal calendario le proiezioni di questa squadra partita tra lo scetticismo generale non sono poi così negative. Luis Díaz è il giocatore di maggiore impatto del campionato, un lusso che al momento la concorrenza non si può permettere, ma anche la solidità difensiva (al netto di un Marcano terzino sinistro rivedibile) che ha permesso di strappare un pari con l’Atlético Madrid, dà basi concrete a Conceição. La lotta sarà lunga ed è ingenuo farsi ingannare da una classifica di sole 5 giornate: margini grandi e in inquilino in più, ma la tavola è apparecchiata per l’ennesima grande stagione di fuga a tre.

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