La nuova vita di Schick e Forsberg

L’europeo è finito da poco e, nelle strade italiane, continua la festa per il successo azzurro. Non solo i ragazzi di Mancini; sono tanti, infatti, i temi venuti fuori da questo intenso mese appena concluso. Uno dei più interessanti è sicuramente quello di Schick e Forsberg, giocatori capaci di sfruttare al meglio la competizione trascinando Repubblica Ceca e Svezia rispettivamente ai quarti e agli ottavi di finale. Ora la voglia di dare continuità con le maglie di Leverkusen e Lipsia per dimostrare di poter competere ad alti livelli.

Forsberg e Schick, vietato fermarsi

Partiamo da Forsberg, autore di tre gol e un assist; il talento del Lipsia ha trascinato la Svezia fino agli ottavi di finale mostrando un livello di gioco che avevamo sì visto ma non con questa continuità. In Bundesliga, infatti, ha sempre avuto un rendimento da alti e bassi e nell’ultima stagione ha realizzato nove gol e sei assist in quarantuno partite. Numeri assolutamente non i linea con un talento cristallino come quello del classe 1991; la speranza, nell’anno in cui il Lipsia sta operando una mini rivoluzione, è che il Forsberg visto all’europeo possa ripetersi anche sotto la guida di Jesse Marsch perché un giocatore con le sue qualità può cambiare l’esito della gara da un momento all’altro.

La Repubblica Ceca ha chiuso il suo cammino ai quarti di finale contro la Danimarca; i ragazzi di Silhavy sono stati trascinati da un Patrik Schick come, probabilmente, non avevamo mai visto. Capocannoniere dell’europeo insieme a Ronaldo (per la UEFA è suo il gol più bello della competizione), l’attaccante del Bayer Leverkusen ha sfruttato al meglio la vetrina per mostrare tutte le sue qualità. Nell’ultima stagione di Bundesliga ha chiuso con tredici gol e due assist tra tutte le competizioni non riuscendo mai ad avere quella continuità per essere al top del livello. La speranza è che l’europeo possa rappresentare un nuovo inizio per un giocatore dal talento indiscusso.

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