La Premier League non ha ancora un padrone

Non basta una partita a decidere una stagione intera, ma forse questo pomeriggio all’Etihad avrebbe potuto scrivere la storia di questa Premier League. Nulla di fatto però perché Manchester City e Liverpool si fermano sul 2-2, un risultato elettrizzante ma che lascia aperti tutti i giochi da qui fino alla fine del campionato.

Le premesse erano quelle di un match ad alta quota dai toni epici: due squadre separate da un punto, eterne rivali degli ultimi anni, prossime avversarie nella FA Cup e probabilmente anche in Champions League. E questa è soltanto la prima partita di una trilogia che le vedrà affrontarsi due volte nella coppa inglese nelle prossime settimane, ancora cariche dopo il pareggio di oggi che non ci ha restituito una vincitrice, ma ci ha regalato emozioni e brividi a ogni azione.

Il Liverpool si è ritrovato subito a rincorrere dopo l’imbucata vincente di Kevin De Bruyne, l’uomo dai gol pesanti per il City che si era appena ripreso dall’1-0 rifilato all’Atletico Madrid. Un colpo da maestro, dalla distanza ma preciso e letale, aiutato forse da una difesa avversaria non proprio attenta come eravamo abituati. Ma poi è venuto fuori tutto il carattere dei Reds, confusi e meno precisi del solito in attacco, ma capaci di rispondere a tono dopo un avvio devastante della squadra di Guardiola. A metterci lo zampino ci pensa ancora una volta Diogo Jota, preferito a Firmino come titolare, che al 17′ riporta tutto in parità mettendo in chiaro che in questa partita non saranno concesse pause a nessuno.

In effetti la tensione si sente, tanto che Ederson rischiava addirittura di fare la frittata sulla propria linea di porta su un rilancio. Ma il Manchester City è carico e lo dimostra a ogni occasione: neanche il tempo di finire la prima parte della sfida che anche Gabriel Jesus lascia il suo marchio a fuoco sugli sviluppi di un calcio d’angolo, cogliendo ancora una volta la difesa del Liverpool che continua a concedere grandi spazi. Ma non sarebbe una lotta alla Premier come si deve senza il solito colpo di scena che questa volta è gentilmente offerto da Sadio Mane che impiega appena 47 secondi nella ripresa per festeggiare il suo compleanno con il gol del 2-2, una rete pesante arrivata come una doccia fredda.

Alla fine di un secondo tempo senza un attimo di respiro il City rischia addirittura di vincerla con il gol di Sterling (annullato per offside) e il folle tiro di Mahrez in pieno recupero che fa soltanto spaventare Alisson. Il big match per il titolo non regala alla Premier League nessun padrone per il momento: tutto si deciderà nelle prossime giornate, con il solito duello a distanza che ci accompagna ormai da qualche stagione a questa parte. Ma nel crazy afternoon di Manchester, Liverpool e City si sono giurate una battaglia senza esclusione di colpi.

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