Una stagione travagliata quella dell’Arsenal con la squadra, per un certo periodo del campionato, anche in piena zona retrocessione. Arteta non è riuscito a dare continuità ad un gruppo non da primi quattro posti ma che avrebbe sicuramente dovuto fare molto di più. Gli errori della stagione dei Gunners sono sostanzialmente gli stessi degli anni precedenti: poca continuità (tredici sconfitte in Premier), difficoltà ad avere una solidità difensiva e la capacità di farsi del male da soli. Da inizio maggio, però, Aubameyang e compagni hanno infilato quattro vittorie consecutive e a novanta minuti dalla fine del campionato possono ancora ottenere il pass per la prossima Conference League.
Ad inizio stagione la Conference League non era il principale obiettivo dell’Arsenal; quando manca una sola giornata al termine del campionato, il settimo posto si è trasformato nell’ancora di salvezza di una Premier League complicatissima. I Gunners hanno trovato continuità nell’ultimo mese di campionato: quattro vittorie consecutive, nove gol segnati, due subiti e una condizione fisica che non sembra risentire di due anni giocati senza mai fermarsi. Entrare o meno in Europa fa tutta la differenze del mondo considerando come la Conference può diventare obiettivo alla portata del club inglese; il calendario, all’ultima giornata, mette l’Arsenal di fronte ad un Brighton già ampiamente salvo e può sfruttare gli impegni non semplici di chi sta davanti. Tottenham e Everton, infatti, si troveranno di fronte le sfide con Leicester e City; gli Spurs sembrano aver alzato bandiera bianca e avere la testa già alla prossima stagione mentre i ragazzi di Ancelotti andranno in casa di un Manchester già campione ma che difficilmente vorrà chiudere il campionato con una sconfitta.
Per l’Arsenal, dunque, una grandissima occasione (per quanto la Conference possa essere considerata grande); il settimo posto è diventato una sorta di scudetto per i Gunners. Questo dimostra come la stagione sia stata piuttosto negativa.
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