La Roma vince 1-0 con l’Hellas Verona, decisivo Shomurodov: tre punti arrivati con un tiro in porta. Massimo risultato, minimo scarto, enorme sforzo per la squadra di Claudio Ranieri, apparsa in evidente quanto comprensibile difficoltà contro un avversario assai in palla dal punto di vista atletico. I tre punti lasciano comunque i giallorossi a -2 dalla zona Champions League e con entrambi i piedi in zona Europa League.
La Roma di Claudio Ranieri riassume sogni, pensieri e azioni. Sogna la Champions League, pensa a come raggiungerla e agisce per non lasciare nulla di intentato e restare comunque realisticamente aggrappata a un posto in Europa. In questo senso, la grande rincorsa ha lasciato in eredità più stanchezza che entusiasmo e i limiti raggiunti, dal punto di vista fisico contro una squadra molto difficile da affrontare, sono emersi nell’ennesimo “cortomuso”. Anche con l’Hellas è mancato qualcosa a livello di brillantezza, ma la squadra, come sempre le è accaduto affrontando avversari alla sua portata, ha vinto di inerzia. Tre punti che nascondono 90’ senza spunti e una squadra stanca atleticamente e mentalmente, che arriva in ritardo su tutte le seconde palle.
Il risultato sorride alla Roma, che ha avuto il grande merito di saper cambiare interpretazione. Senza l’uomo di maggiore qualità, Dybala, è inevitabile attingere a qualcosa di diverso. E la Roma ha saputo mettere in campo determinazione, chili e centimetri. Certo, non bella ma balla in zona Europa perché è stata comunque capace di tesaurizzare ogni occasione offerta dal calendario e il guizzo del talento. Soulé, come ha voluto Ranieri, ha abbinato classe e concretezza. Diversi indizi, fanno una prova: il calciatore argentino ha trovato continuità di rendimento e soprattutto una grande convinzione nei propri mezzi dopo il gol messo a segno nel derby.
Diciassette risultati utili, dodici vittorie e cinque pareggi e una Roma che, nel girone di ritorno, arriverà prima o seconda. Qualunque sia l’epilogo di questo campionato, Claudio Ranieri merita comunque un applauso anche se a 450’ dal termine del campionato non si può, di fatto, lavorare su nulla e la spia della riserva sembra accesa. Difficile centrare un posto in Champions League, ma è altrettanto certo che questa squadra non lascerà alcunché di intentato. Le parole stesse di Claudio Ranieri (“L’obiettivo massimo è fare il meglio la prossima, e poi la prossima”) che conosce il calcio come pochi e Roma come nessuno, hanno già messo l’altolà ai sogni attualmente superiori alle reali possibilità di una squadra capace di vincere tutte le partite che “deve” ma ancora arranca contro le pari grado: Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino diranno quale sarà il peso reale di questa Roma.
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