Tra le note positive dell’impresa del Porto contro la Juventus c’è sicuramente il Tecatito Corona: il giocatore più tecnico della squadra, fondamentale così come Sérgio Oliveira e Pepe per la vittoria dei portoghesi. Da anni ormai è un giocatore importante nei grandi campionati europei, ma non tutti conoscono la storia del suo soprannome.
Corona giocava con il Monterrey, squadra di proprietà della Femsa, una multinazionale che pubblicizzava la birra Carta Blanca sulla schiena della maglia, ma nello stesso punto sarebbe dovuto apparire il cognome del giocatore, che però chiamandosi come un’altra birra famosa, non poteva essere scritto perché considerato pubblicità gratuita alla concorrenza.
Infatti nelle sue prime gare portava solamente il nome di battesimo Jesús, e per questo motivo cominciarono a chiamarlo con il nome di un’altra birra che faceva parte della multinazionale, la Tecate. Da quel momento divenne il suo apodo ufficiale, ma il suo allenatore Víctor Manuel Vucetich, per via della sua bassa statura, lo cambiò con il diminutivo di Tecatito.
E per questo oggi conosciamo il Tecatito Corona, uno dei giocatori messicani più famosi, che ha mantenuto il suo soprannome anche quando ha lasciato la squadra e tutti i discorsi commerciali tra birre. A 28 anni non ha ancora provato un’avventura in uno dei messimi campionati, ma ha maturato una grandissima esperienza in una squadra di ottimo livello come il Porto di cui oggi è uno dei giocatori di riferimento.
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