Il ritorno del Comandante. La Lazio decide di ripartire da chi aveva lasciato prima di affidarsi alle cure di Baroni. Dopo lo strappo consumato con l’ex tecnico, Claudio Lotito non ha avuto dubbi nel riaffidarsi a Maurizio Sarri. Tornato evidentemente con ruoli e garanzie diversi rispetto al passato.
Il ritorno di Maurizio Sarri è con pieni poteri. Claudio Lotito gli ha promesso un ruolo centrale, con pieni poteri decisionali sulla rosa e nello sviluppo del progetto tecnico e nelle strategie di mercato. Una fiducia certificata dalle cifre del biennale: 2,5 milioni di euro l’anno con bonus di 500 mila per la qualificazione all’Europa League e di un milione in caso di Champions. Arrivare fra le prime quattro, garantirebbe fra l’altro al tecnico toscano il rinnovo automatico del contratto sino al 2028. Un accordo economicamente soddisfacente e sportivamente sfidante per il tecnico toscano che può anche sfruttare la possibilità di non giocare le coppe e concentrarsi esclusivamente sul campionato.
Il primo obiettivo è una rosa con meno elementi e maggiore qualità. Sarri ha storicamente lavorato con un gruppo ben definito e gerarchie chiarissime dettate dal campo senza guardare la carta d’identità e il curriculum. Dunque fra titolari, titolabili, sostituti e riserve si arriva a venti elementi, considerati sufficienti per una stagione che, nella migliore delle ipotesi, non supererà le 45 partite. Le prospettive sono confortanti perché Sarri dà il meglio di sé lavorando sul campo e per tutta la settimana. E in questa stagione potrà farlo partendo da una base comunque solida. La Lazio, al netto di un finale di stagione sia da cancellare è stata in piena lotta per la Champions League e ha perso in modo incredibile e probabilmente anche irripetibile contro il Bodo Glimt in Europa League.
Fra i nomi in entrata, due sono obbligati, nel senso più pieno del termine. La Lazio non ha alternative: deve riscattare Rovella, e Luca Pellegrini. In mezzo al campo, valutare la posizione di Guendouzi mentre Vecino, con il ritorno del tecnico toscano, non è più certo di lasciare la Lazio, esattamente come Patric in difesa. Occhio a Dele – Bashiru, che ha muscoli, chili e centimetri necessari per accontentare Sarri, maestro nello sgrezzare diamanti e trasformarli in gioielli. In attacco i posti sono ridotti. Solo uno fra Dià e Castellanos sarà il titolare, destinato a partire Tchaouna. Piace molto Pio Esposito, reduce da 19 gol in serie B con lo Spezia. Sarri vorrebbe anche un suo “pallino”: Fabiano Parisi della Fiorentina.
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