La Lazio non riesce a ripetere l’impresa di Europa League e sfiora solamente la vittoria con l’Udinese. Finisce 1-1, risultato che rende felice la Juventus (i bianconeri mantengono il quarto posto) e chi insegue. La classifica si accorcia ulteriormente e la lotta per il quarto posto si allarga, adesso, sino alla Roma.
Le immagini dei calciatori biancocelesti a fine partita, alcuni provati e altri trasfigurati dalla fatica, danno il senso della difficoltà. La vittoria di Plzen, straordinaria ma maturata in nove contro undici, ha lasciato più di qualche scoria nelle gambe della Lazio e tutto sommato il pareggio, anche per come si era messa la partita, è un risultato accettabile. La squadra di Baroni ha pagato dazio alla stanchezza anche perché di fronte c’è un avversario molto fisico sofferto anche all’andata, ma la fatica non ha intaccato il carattere della squadra. I biancocelesti, andati sotto nel risultato, hanno trovato forza e lucidità per rimettere in piedi la partita e avvicinarsi sensibilmente alla Juventus.
In un contesto del genere, spicca ed è sicuramente da sottolineare la prova di Romagnoli, che nelle ultime settimane si sta rivelando un vero e proprio capitano aggiunto. Prima della partita è andato a caricare uno per uno i compagni alla ricerca della terza vittoria consecutiva e quando l’Udinese è andata in vantaggio li ha immediatamente rincuorati, caricandosi insieme a Zaccagni la squadra sulle spalle e trascinato la Lazio a caccia del pareggio. Il gol, che bissa quello messo a segno in Europa, incarna lo spirito di un leader che nonostante lo svantaggio, le difficoltà e la stanchezza, non molla la presa.
Al netto della forza di volontà la sensazione è che la spia della riserva si sia accesa intorno alla metà del secondo tempo, quando la Lazio ha smesso di essere tambureggiante. Del resto, complice il ritorno del doppio impegno, il momento è complesso da gestire. Baroni ha perso due uomini chiave come Nuno Tavares e Rovella, non ha recuperato Castellanos e in diversi reparti non riesce a ruotare gli uomini. Con queste premesse è difficile, quasi impossibile pretendere di più anche perché la Lazio è una squadra da corsa, che per vincere spende tantissimo e spesso ha bisogno del 100% per centrare il risultato pieno. Il rischio, intravisto già alla chiusura della finestra del mercato di gennaio, è che Baroni possa pagare una rosa corta e la mancanza di alternative.
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