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Le precedenti semifinali europee tra tedesche e francesi

Mai come quest’anno l’asse Germania-Francia è stata così predominante in Europa. Soprattutto i transalpini non hanno mai visto due squadre in semifinale di Champions League e il sogno di una finale interna è difficile ma ancora realizzabile. Già in passato uno scontro franco-tedesco ha determinato l’accesso alla finale e questi sono le quattro precedenti semifinali tra compagini di queste nazioni.

BAYERN MONACO-SAINT ETIENNE 1974-75
Nell’anno precedente il Bayern Monaco era diventata la prima tedesca a diventare campione d’Europa e stava per aprire un ciclo di tre anni. Nel 1975 però la finale si sarebbe giocata a Parigi e i campioni di Francia del Saint Etienne erano una delle squadre più forti della storia della Ligue 1. La voglia e la speranza di giocare una finale davanti ai propri connazionali era tanta, ma i bavaresi erano veramente di un’altra categoria. Dopo lo 0-0 nella gara di andata nella Loira all’Olympiastadion si vide tutta la superiorità teutonica. La gara venne sbloccata dopo pochi secondi dal grande Capitano Franz Beckenbauer e a chiudere la qualificazione ci pensò nella ripresa Bernd Dürnberger. Il Bayern vinse poi contro il Leeds e un anno dopo concesse il tris proprio in una finale contro il Saint Etienne.

LOKOMOTIV LIPSIA-BORDEAUX 1986-87
La Coppa delle Coppe è sempre stato un trofeo che ha regalato grandi sorprese e dove anche la parte orientale della Germania sapeva ben figurare. La Lokomotiv Lipsia era una delle squadre più interessanti nel panorama calcistico dell’Est Europa e nel 1987 visse una campagna europea da sogno. In semifinale si trovò di fronte i francesi del Bordeaux e nella sfida di andata in casa dei Girondini riuscirono ad avere la meglio grazie alla rete di Uwe Bredow. Il vantaggio però risultò un blocco nel ritorno casalingo e dopo soli tre minuti fu Zlatko Vujovic a portare in vantaggio i transalpini. La sfida fu combattuta e tirata fino alla fine ma nemmeno i tempi supplementari bastarono per decretare una finalista e così si andò ai rigori. Vercruysse fu il primo a farsi parare il rigore da Müller, ma Dropsy pareggiò subito i conti sventando il tiro di Liebers. Fino al sesto rigore tutti segnarono ma in occasione del settimo si erse a eroe il portiere René Müller. Prima parò la conclusione di Zoran Vujovic e poi fu lui a calciare il rigore che valse la finale contro l’Ajax.

BORUSSIA DORTMUND-AUXERRE 1992-93
Anche nella Coppa Uefa del 1993 la Francia riuscì a portare due squadre in semifinale, e se da un lato il Paris Saint Germain affrontò la Juventus dall’altro per l’Auxerre c’era l’ostacolo Borussia Dortmund. I tedeschi erano i grandi favoriti e lo dimostrarono guadagnando un importante vantaggio dopo la sfida di andata. Le reti di Steffen Karl e Michael Zorc diedero il 2-0 finale e sembrò non essere fondamentale il rigore fallito dallo stesso Zorc. I francesi però erano stati la grane rivelazione del torneo e non volevano di certo arrendersi così facilmente e in casa disputarono una gara perfetta. Corentin Martins segnò dopo pochi minuti l’1-0 e l’incornata di Frank Verlaat nella ripresa pareggiò la doppia sfida e per avere una finalista si dovette andare ai rigori. I primi cinque rigori portarono ad altrettante reti e a decidere il tutto fu il sesto. Michael Rummenigge realizzò il suo e Klos neutralizzò la conclusione di Mahé e contro la Juve ci andarono i gialloneri.

BAYERN MONACO-LIONE 2009-10
In pochi nel 2010 pronosticavano Bayern Monaco e Lione in semifinale, ma entrambe furono in grado di eliminare con merito due tra le grandi favorite del torneo. L’OL fece fuori agli ottavi di finale il Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Kaká, mentre i bavaresi si sbarazzarono ai quarti del Manchester United di Sir Alex Ferguson. Per i francesi si trattava della loro prima semifinale di Champions della storia e nell’andata a Monaco di Baviera nessuno voleva sbagliare. Claude Puel cercò di limitare i danni e questa tattica molto difensivista mise in difficoltà i biancorossi. Nella ripresa venne però fuori il genio di Arjen Robben che con un sinistro da lontano, grazie anche a una leggera deviazione di Thomas Müller, riuscì a battere Lloris e a dare così ai suoi un minimo vantaggio. La Gerland era piena come non mai speranzosa nella rimonta dei propri beniamini, ma l’emozione tagliò le gambe a quella giovane squadra. A scatenarsi fu il croato Ivica Olić che realizzò una tripletta e addirittura si tagliò la testa con il pallone in occasione del suo 0-3. Se in Germania ci fu partita ciò non avvenne in Francia con il Bayern che si guadagnò così la sua ottava finale di Champions League.

Francesco Domenighini

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