Le precedenti vittorie delle italiane in casa del Porto

Il Milan vola in campionato, secondo solo all’inarrestabile Napoli di Luciano Spalletti, ma in Champions League le cose non vanno. La sfortuna e la mancanza di esperienza internazionale da parte di diversi suoi giocatori ha portato a due sconfitte, per quanto non del tutto meritate, contro Liverpool e Atlético Madrid e ora c’è la trasferta col Porto. Al Do Dragão non ci si possono permettere distrazioni, anche perché nella storia del calcio italiano sono solo quattro le occasioni che hanno visto le squadre del Belapese trionfare a Oporto.

 

PORTO-NAPOLI 0-1 COPPA UEFA 1974-75
La prima squadra italiana di sempre a imporsi in casa dei Dragoni fu il Napoli di Luís Vinicio che nella stagione 1974-75 riuscì a entrare nel cuore di tutti i tifosi Azzurri. La squadra allenata dal brasiliano divertiva e giocava bene e nel secondo turno di Coppa Uefa vide il proprio destino incrociarsi con quello del Porto. Nella gara di andata al San Paolo arrivò un successo per 1-0, ma tutto era ancora aperto in vista del complicato ritorno in trasferta, con Teófilo Cubillas grande spauracchio. In difesa giganteggiò l’eterno Tarcisio Bugnich e in porta Carmignani non fece passare nulla e nel finale ecco il gol della vittoria. Fu Sergio Clerici a trafiggere Tibi per un punto che spezzò i sogni di rimonta lusitani e diede ai partenopei un altro successo per 0-1.

 

PORTO-MILAN 0-1 CHAMPIONS LEAGUE 1992-93
La Champions League 1992-93 prevedeva due gironi da quattro squadre che valevano come quarti di finale e semifinale, con le due che sarebbero arrivate in vetta che avrebbero disputato la finale. Milan e Porto vennero inserite nello stesso raggruppamento e alla terza giornata si giocò la sfida in terra portoghese. Fu una partita molto combattuta, con i dragoni che sapevano di essere all’ultima spiaggia dopo il misero punto ottenuto nelle prime due sfide, ma fare punti con quel Milan era veramente impossibile. A metà secondo tempo fu perfetta la sponda di petto di Marco Simone a Jean Pierre Papin che non ci pensò due volte a calciare di collo destro al volo Vítor Baía per lo 0-1 che significava ottenere una preziosa vittoria fuori casa avvicinandosi ancora di più alla finale.

 

 

 

PORTO-SAMPDORIA 0-1 D.T.S. 3-5 D.C.R. COPPA DELLE COPPE 1994-95
Quando si perde la gara di andata non è mai facile rimontarla al ritorno, figuriamoci se la sconfitta dovesse essere arrivata tra le mura amiche. La Sampdoria 1994-95 stava perdendo i pezzi rispetto a quella magica squadra dello Scudetto e della finale di Coppa dei Campioni, ma la Coppa delle Coppe era sempre stato un trofeo che esaltava i blucerchiati. I quarti di finale di quell’edizione vide il Porto sorteggiato come avversario dei ragazzi di Eriksson e a Genova fu Yuran a battere Zenga per il decisivo successo. Serviva l’impresa in trasferta e il gol decisivo arrivò proprio a inizio ripresa con un magico sinistro al volo dell’uomo più atteso: Roberto Mancini. Fu un capolavoro la rete del fantasista marchigiano che batté Vítor Baía per la rete dello 0-1 che riequilibrivava completamente la sfida. Si andò ai calci di rigore e a esaltarsi fu Walter Zenga che parò da campione la conclusione di Russell Latapy, mentre i liguri furono perfetti e la festa partì grazie alla realizzazione di Attilio Lombardo.

 

PORTO-JUVENTUS 0-2 CHAMPIONS LEAGUE 2016-17
La Juventus 2016-17 è stata forse quella più forte e sicura dei propri mezzi nei nove anni di dominio in Italia e anche in Europa il rendimento era stato netto e dominante fino all’arrivo in finale. Sulla strada dei bianconeri agli ottavi di finale si era parato di mezzo il Porto, ma i Dragoni risultarono avversario non all’altezza della banda di Max Allegri. Fu un monologo juventino per tutta la partita, ma lo 0-0 sembrava non doversi mai schiodare fino a quando un rimpallo non favorì Pjaca che entrò in area di rigore e di destro calciò al volo mettendo la palla all’angolino rendendo vano il tuffo di Casillas. Lo sconforto colpì i portoghesi e la Juve ne approfittò a distanza di soli due minuti con l’intramontabile Dani Alves che stoppò di petto di sinistro e mise la palla all’angolino per lo 0-2 che aveva indirizzato già la qualificazione dalla parte di Torino.

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