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Le ultime cinque qualificazioni al Mondiale dell’Italia

Questa è la sera decisiva dove l’Italia consocerà definitivamente il proprio destino. Gli Azzurri devono vincere contro l’Irlanda del Nord sperando che la Svizzera non segni due gol in più della banda di Mancini nella sua gara interna con la Bulgaria. Tutto ancora aperto a qualsiasi scenario e tra Belfast e Lucerna le notizie continueranno a susseguirsi con l’augurio che a fine partita si possa festeggiare come in questi ultimi cinque casi.

ITALIA-RUSSIA 1-0 1997
Gli spareggi sono un’opzione che l’Italia spera di non dover prendere in considerazione e già da stasera vuole staccare il biglietto per il Qatar. L’ultima volta contro la Svezia gli spareggi furono fatali, ma anche per approdare in Francia nel 1998 furono fondamentali. L’Inghilterra chiuse prima nel girone e Cesare Maldini e i suoi ragazzi dovette affrontare due difficilissimi spareggi contro la Russia e nella gara d’andata debuttò in Nazionale un giovane Gianluigi Buffon che ben si comportó sotto la tremenda nevicata moscovita. L’1-1 finale fu un ottimo risultato in vista del ritorno che si giocò al San Paolo di Napoli con l’entusiasmo alle stelle. Da un lancio da centrocampo fu Pierluigi Casiraghi a inserirsi in tra i difensori avversari e calciare di collo destro all’angolino battendo Ovchinnikov per l’1-0 che valse la vittoria e garantì l’approdo ai Mondiali.

 

 

ITALIA-UNGHERIA 1-0 2001
La Romania si era rivelata avversario molto tosto e difficile da battere durante le qualificazioni per il Mondiali del 2002 in Corea del Sud e Giappone e così all’ultima giornata tutto era ancora aperto. L’Italia di Giovanni Trapattoni scelse Parma come sede della decisiva gara contro l’Ungheria e il tecnico di Cusano Milanino decise di proporre una squadra estremamente offensiva. Totti e Del Piero partirono dal primo minuto per affiancare Pippo Inzaghi come attaccante centrale. La partita fu molto ruvida e sporca e per poter vedere il gol della vittoria si dovette aspettare l’ultimo secondo del primo tempo, con Pinturicchio Alessandro Del Piero che pennellò una delle sue classiche e meravigliose punizioni all’incrocio dei pali lasciando di sasso Kiraly per l’1-0 che risultò decisivo ai fini della qualificazione alla Coppa del Mondo.

 

 

 

ITALIA-SLOVENIA 1-0 2005
Il girone di qualificazione che poi portò l’Italia al successo iridato in Germania nel 2006 non fu dei più impegnativi. La Norvegia riuscì a ergersi più di Scozia e Slovenia come principale avversaria per il primo posto, ma anche gli scandinavi non diedero particolari pensieri. Furono i vicini di casa balcanici a rallentare gli Azzurri vincendo la gara interna a Celje e alla penultima giornata scesero a Palermo per una decisiva sfida in vista del secondo posto. All’Italia bastava un punto in due partite e considerando che l’ultima gara sarebbe stata in casa contro la piccola Moldavia, qualcuno pensó addirittura in un aiuto dei ragazzi di Lippi ai vicini di casa venuti da est. La Nazionale si dimostrò invece attenta e concentrata e lo 0-0 si sbloccò solamente a dieci minuti dalla fine grazie proprio a un giocatore rosanero, quel Cristian Zaccardo che diventerà suo malgrado protagonista anche al Mondiale di pochi mesi dopo. L’1-0 finale consacrò gli Azzurri come prima forza del girone e qualificata senza problemi al Mondiale tedesco.

 

 

 

IRLANDA-ITALIA 2-2 2009
Il girone di qualificazione dell’Italia campione del mondo in carica sulla carta non doveva rappresentare particolari difficoltà e l’unico avversario che provò a infastidire gli Azzurri fu l’Irlanda di Giovanni Trapattoni. A due gare dalla fine si disputò la decisiva sfida a Dublino con quattro punti che separavano le due nazionali. I padroni di casa erano spinti da un tifo pazzesco e passarono in vantaggio dopo soli otto minuti grazie a Whelan che batté Buffon per l’1-0. La Nazionale di Marcello Lippi riuscì però a ricompattarsi e a metà primo tempo trovò la via del pareggio con un fedelissimo del tecnico viareggino, quel Mauro Camoranesi che avrebbe disputato il Mondiale nonostante una stagione sottotono con la Juventus. L’1-1 era il risultato ormai più sicuro, ma a soli tre minuti dalla fine sbucò da pochi passi l’incornata vincente di St Ledger per il 2-1 che sembrò rimandare tutto all’ultima giornata. A Firenze era però rinato Alberto Gilardino e fu proprio il centravanti viola a tempo ormai scaduto a deviare il pallone quel tanto che bastava per segnare la rete del pareggio che qualificava l’Italia al Mondiale.

 

 

 

ITALIA-REPUBBLICA CECA 2-1 2013
La finale ottenuta a Euro 2012 aveva accresciuto e non poco l’autostima da parte dell’Italia che si presentò alle qualificazioni per il Mondial carica e sicura dei propri mezzi. Il girone aveva in Danimarca e Repubblica Ceca le principali insidie e proprio contro questi ultimi si disputò a Torino la terz’ultima sfida che si rivelò decisiva. Il margine degli Azzurri di Prandelli sulla concorrenza era enorme, ma non si voleva avere sorprese in vista dello scontro diretto a Copenhagen e così arrivò una grande prestazione di carattere. A passare in vantaggio infatti furono gli ospiti grazie al gigantesco centravanti Libor Kozák che permise ai suoi di chiudere in vantaggio il primo tempo, ma già a inizio ripresa tutto cambiò. Il pareggio arrivò grazie a Giorgio Chiellini e subito dopo la Nazionale si conquistò un calcio di rigore che andò a battere Mario Balotelli per il definitivo 2-1 che valse l’approdo a Brasile 2014.

Francesco Domenighini

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