Partita sofferta, tesa, ma alla fine vinta. E questo contava fare: portare a casa i tre punti, perché per il Leverkusen il successo con l’Amburgo è stato di vitale importanza per la rincorsa alla prossima Champions League.
Bisognava vincere è così è stato, ma quanta fatica; infatti l’Amburgo è stato piegato soltanto da un autogol di una vecchia conoscenza del campionato italiano: Ekdal che con una sfortunata deviazione ha dato tre punti preziosi al Leverkusen. I ragazzi di Schmidt sono in questo momento a quota 39 punti, -3 dal quarto posto, ultimo utile per accedere alla prossima Champions League (passando dai preliminari) e non considerare fallimentare una stagione partita con ben altri propositi.
Infatti, dopo aver passato il preliminare ai danni della Lazio, il Leverkusen non ha saputo sfruttare l’onda positiva: eliminato da un girone di Champions abbordabile, troppo discontinuo in campionato, battuto in coppa di Germania dal Werder Brema e con una rimonta da effettuare in Europa League, dove Giovedì sera servirà tutta la spinta della “BayArena” per ribaltare il 2-0 subito all’andata dal Villareal. Se l’impresa non dovesse riuscire, il Leverkusen come unica ancora di salvezza avrebbe il campionato; ovviamente Senza ambizioni di successo ma con la speranza di centrare quantomeno la qualificazione in Champions. Impresa tutt’altro che impossibile vista la poca distanza che separa i “Werkself” dal Borussia Monchengladbach.
Però gli uomini di Schmidt sono quelli con meno continuità rispetto alle altre pretendenti; oltre a non riuscire ad essere continui per più partite, non riescono a farlo all’interno della stessa partita (come dimostra il rocambolesco 3-3 contro l’Augsburg).
Urge necessariamente una cambio di marcia perché la fine è vicina e il traguardo non è lontano, ma le ultime otto curve sono insidiose e andranno ad incidere molto sul nastro di partenza della prossima stagione; il Leverkusen vuole essere in prima fila, per farlo serve non sbandare ora perché gli errori non sono più concessi.
