L’Heerenveen e l’innato fiuto del goal

L’Heerenveen, squadra olandese che milita nell’Eredivisie, la massima serie nazionale. Il club nasce in una cittadina nel nord dell’Olanda e il massimo risultato fu quello di qualificarsi nel 2000-2001 alla fase a gironi di Champions League, strappando un clamoroso secondo posto in patria. La società non è tra le più quotate del paese, non parliamo del blasone di Ajax, Feyenoord o Psv e anche il palmares è molto scarno: solo una coppa d’Olanda nel 2008-2009.

Vi starete chiedendo come mai ci si debba interessare ad una squadra del genere. Il perché è molto semplice: negli ultimi 10 anni l’Heerenveen è riuscito a scoprire e lanciare attaccanti da 30 reti a stagione tra coppe e campionato. Questa qualità trova la sua origine nel 2004 quando, in punta di piedi, entra a far parte della rosa un certo Klaas-Jan Huntelaar, diventato famoso anche per i suoi trascorsi al Real Madrid e al Milan. L’attaccante, nella suo primo anno da titolare, si presenta con 17 reti in 31 presenze e con 3 realizzazioni in Coppa Uefa. La stagione successiva arriva un netto miglioramento: la punta in 31 gare realizza 33 gol, aggiungendone 5 nella coppa nazionale, uno in Champions League e 2 in Coppa Uefa. Il 22enne attirerà subito l’interesse dell’Ajax che lo acquisterà al modico prezzo di 9 milioni di euro. L’olandese non riuscirà più a raggiungere determinate cifre sotto porta, attraversando un periodo di crisi al Real e al Milan. Solo nel 2011 allo Schalke avvicinò il suo record totalizzando 29 centri in Bundesliga e 14 in Europa League.

Dopo l’addio di Huntelaar, l’Heerenveen decise di puntare su uno sconosciuto Afonso Alves. Il brasiliano, nel suo primo anno, distrugge ogni record del predecessore mettendo a segno 34 reti in 31 gare di Eredivisie. Nella stagione successiva un brutto infortunio lo terrà lontano dal campo, ma al rientro si farà notare per i 7 gol in una sola partita rifilati all’Heracles (9-0 finale). Nel gennaio del 2008, il Middlesbrough acquistò il giocatore per 17 milioni di euro, una cifra importante rispetto ai 4.5 milioni versati al Malmo. In Inghilterra non riuscirà più ad imporsi a grandi livelli e vagherà per i 3 anni successivi in Qatar.

Nello stesso periodo di Alves esplode anche il compagno di reparto Sulejmani, ora in forza al Benfica. Tra il 2006 e il 2008, l’attaccante centrò la porta 14 volte in 37 presenze, garantendo un apporto notevole al reparto offensivo. Nello stesso periodo non è da sottovalutare la figura di Paulo Henrique che ha vestito la maglia biancoblu per 3 anni, mettendo a segno 16 reti in 56 presenze. Grazie a questo trio, l’Heerenveen conquisterà il primo titolo della sua storia: la coppa nazionale nel 2008.

Per tornare ad una media favolosa di 30 gol si deve attendere il 2011 con l’arrivo Dost. L’attaccante, conosciuto in Europa grazie all’ottima annata con il Wolsburg , si è messo in luce per la prima volta con il club olandese, mettendo a segno 32 reti in 34 match, con 6 realizzazioni in 5 gare di coppa nazionale. Il suo talento non passerà in osservato e la società tedesca, orfana di Mandzukic, che non ci penserà due volte e sborserà 7 milioni per assicurarsi le prestazioni della punta. Il club verrà ripagato nel 2014-2015 con 16 reti in 21 incontri.

L’ultimo vero gioiellino è Finnbogason. L’islandese ha potuto partecipare, grazie al suo fiuto del gol, alla storica qualificazione ad Euro 2016 con la propria nazionale. La punta viene prelevata nel 2012 dall’Helsingborg e fin dal primo anno si mette in luce, non lasciando scampo sotto porta. Nel giro di due campionati olandesi (64 partite) metterà a segno la bellezza di 24 reti nel 2012-2013 e 29 reti nel 2013-2014, scippando l’italiano Pellè del titolo di capocannoniere (per il nazionale azzurro solo un secondo posto).

Concludiamo con l’arrivo ad i nostri giorni. Dopo la partenza dell’islandese giunge alla base un tedesco di nome Mark Uth. L’attaccante, ancora giovanissimo, dopo qualche presenza nella massima serie (solo 5) viene girato in presti all’Heracles per acquisire esperienza. I numeri sono così buoni da farlo tornare alla base dove, nel 2014-2015, regalerà al club 20 reti in 36 presenze. L’Hoffenhein non se lo farà scappare, acquistandolo e tesserendolo per 3 anni.

Il suo posto è stato preso attualmente da Slagveer, ragazzo olandese di 22 anni giunto direttamente dalle giovanili del club. Che sia lui il nuovo prodigio? Direttori sportivi di tutta Europa, tenete d’occhio l’Heerenveen che, per i bomber, ha un fiuto speciale.

 

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