Liga Profesional Argentina: i premi di fine anno

Si è conclusa ufficialmente lo scorso 14 dicembre la Liga Profesional de Fútbol, il campionato argentino: la vittoria è andata al River Plate, già certo del titolo con tre giornate di anticipo grazie alla vittoria sul Racing Club.

Dopo la giusta ed attesa consacrazione dei Millonarios e di Marcelo Gallardo, abbiamo assistito ad una lotta serrata e combattuta fino all’ultimo per l’accesso alle coppe continentali (Libertadores e Sudamericana), alla fine terminata così:

I premi di una stagione da ricordare

Sono stati tanti gli highlights di queste 25 giornate di Liga Profesional, vediamo chi si è meritato gli ipotetici Oscar del fútbol argentino.

Miglior Portiere: Franco Armani (River Plate)

È lui il vincitore di una lotta sul filo del millesimo con Rossi (Boca Juniors) Hoyos (Vélez Sarsfield): l’estremo difensore della Banda è stato ancora un fattore-chiave nella sqaudra di Gallardo, con 10 clean sheet su 21 partite giocate (47,6%) e 16 reti subite (0.76 per partita).

Miglior Difensore: Lautaro Blanco (Rosario Central)

Vero e proprio martello della corsia difensiva mancina, il terzino Canalla ha chiuso con numeri da attaccante: 7 assist ( nel suo ruolo), 156 cross completati ( totale) e 132 azioni offensive riuscite ( totale).

Miglior Centrocampista: Agustín Palavecino (River Plate)

Arrivato da oggetto misterioso, ha per lungo tempo fatto gridare all’acquisto sbagliato, ma la lungimiranza di Gallardo e la perfetta intesa con Álvarez hanno fatto il miracolo: chiude da miglior assistman del campionato (8).

Miglior Attaccante + MVP: Julián Álvarez (River Plate)

Senza dubbio l’uomo-copertina dei campioni, pronto per spiccare il volo verso palcoscenici europei, con molte big a contenderselo. Capocannoniere (18 gol), per contribuzioni totali (24 gol+assist), miglior media gol (1 gol ogni 88.3′).

Miglior Giovane: Facundo Farías (Colón)

19 anni, esploso nel Colón campione di CopadelaLiga Profesional, si è confermato in questo torneo giocando 22 partite (tutte da titolare) in cui ha segnato 3 gol e fornito 3 assist, mostrando una classe e personalità sopra la norma.

Giocatore Rivelazione: José Manuel López (Lanús)

Alla prima stagione stabilmente tra i professionisti, El Flaco del Lanús fa una gran bella figura al fianco di un mostro sacro come Pepe Sand: 13 gol in 25 partite, ben distribuiti tra destro (1), sinistro (5) e testa (7) a dimostrazione di quanto sappia essere pericoloso per gli avversari.

Miglior Allenatore: Marcelo Gallardo (River Plate)

Chi se non lui? Nell’ennesima stagione con mille variabili tra cessioni, infortuni e (non ultimo) il Covid, riesce ad inventarsi un’altra squadra bella da vedere e tremendamente efficace, andando a vincere l’unico trofeo che gli mancava da allenatore del River. Ha annunciato la sua permanenza almeno per un altro anno.

Squadra Rivelazione: Talleres

Sotto la guida illuminata di Alexander Medina, la T ha per lungo tempo accarezzato il sogno del titolo e raggiunto la finale di Copa Argentina. Un successo che si basa su un percorso pluriennale e sull’attenzione, ancor prima che verso l’efficacia offensiva, per un’attenta e coordinata fase difensiva come base per la manovra d’attacco. Disputerà la prossima Copa Libertadores.

Squadra Delusione: San Lorenzo

Una caduta libera senza fine: così è definibile la stagione del San Lorenzo, iniziata male con cessioni improvvise e improvvisate, proseguita peggio con valzer continuo di tecnici e prestazioni imbarazzanti.

Giacomo Cobianchi

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