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Liga, la partita da non perdere: Siviglia-Real Madrid

Miglior modo di chiudere la giornata di Liga non ci poteva essere: la sfida tra Siviglia e Real Madrid sarà un posticipo di lusso per il turno di calcio spagnolo, una partita che ha un peso specifico importante per le situazioni attuali e passate. Innanzitutto a dare prestigio a questa andata della quinta giornata è la classifica: il Siviglia arriva da capolista, il Real deve inseguire dopo una partenza poco convincente di pari passo con il Barcellona.

A livello di forma la situazione sembra inequivocabile: il Siviglia arriva più in condizione soprattutto dopo la bella vittoria col Qarabag in Europa League che dà tutt’altra immagine rispetto ai tre schiaffi parigini presi dal Real. Prospettive ribaltate, soprattutto perché si gioca al Pizjuán, e allora ecco che per una volta non è il Blanco il colore dei favoriti.

Poi subentrano anche i fattori emotivi e sentimentali. Gli ex contano tantissimo in questa sfida, viste le loro figure di riferimento nei rispettivi club. Nel Real ormai è un’abitudine: la trasferta sivigliana di Sergio Ramos è spesso un incubo, fischiato dall’inizio alla fine dai suoi ex tifosi per via di quel trasferimento di ormai 15 anni fa.

Mentre dall’altra parte l’ex è una figura nuova: Julen Lopetegui, uno per cui vale la legge che minore è il tempo passato, più è alta la voglia di vendicarsi. La sua esperienza con il Real è stata da dimenticare, ma chi è venuto dopo di lui non ha saputo fare meglio. Ecco perché questa partita per lui può significare tanto, soprattutto sul piano dei meriti: si è rimesso in gioco immediatamente, portando il Siviglia a una nuova dimensione, con l’occasione adesso di dimostrare al Real che era lui l’uomo giusto su cui fondare la nuova squadra e che la sua necessità era solo il tempo.

Partita dunque importantissima per la sua reputazione e per quella di un Siviglia nobilitato da un grandissimo avvio di stagione. Da anni è sempre una partita importante, con precedenti illustri tra cui anche una finale di Supercoppa Europea, ma stavolta si gioca per ancora di più: per il primato, per la vendetta e per la voglia di lasciare il segno in una Liga spettacolarmente incerta.

 

 

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Simone Gamberini

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