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Lione, Thiago Mendes: l’atteso erede di Ndombele

Non è la prima volta che ci troviamo a discutere del mercato del Lione, ma questa volta è diverso. Se quando abbiamo parlato di Andersen, lo abbiamo fatto nell’ottica un potenziale titolare; ora, parliamo di Thiago Mendes che si trova a raccogliere la pesante eredità di Ndombele. Il neo-centrocampista del Tottenham lascia la Francia dopo una stagione mostruosa e mettendo in seria difficoltà il DS Juninho Pernambucano per quanto riguarda la scelta dell’erede.

Le opzioni erano molteplici e a spuntarla è stato Thiago Mendes. Il ‘volante’ brasiliano arriva al Groupama Stadium per 25mln da quel Lille in grado di superare tutti nelle gerarchie, tranne il PSG degli alieni. Il suo profilo va valutato non solo in rapporto a Ndombele, ma anche in funzione delle idee del nuovo allenatore Sylvinho. L’ex collaboratore di Roberto Mancini e Tite è alla prima panchina da primo allenatore anche se ha alle spalle delle interessanti esperienze come quelle citate con Inter e Brasile.

Possiamo immaginare il suo OL con un 4-2-3-1, utilizzato spesso dai suoi due ‘maestri. In quest’ottica, Thiago Mendes è il perfetto schermo difensivo che ben si amalgama con Tousart. Quest’ultimo è piuttosto ordinato e sarà più portato a dare geometria alla manovra, mentre invece Thiago Mendes, che pur ha un piede educato, sarà preposto all’interdizione. Dovrà certamente tenere a freno la foga perchè 10 gialli sono parte di un quadro di aggressività da tenere a bada. Quello che rende interessante questa ipotetica linea a 2 Lyonnaise è la completezza. Thiago Mendes non è solo uno ‘spacca legna’ della mediana, ma ha saputo giocare a buon livello anche due stagioni fa quasi come regista puro.

Nel suo anno da regista è andato in gol 3 volte (quest’anno mai), ma gli assist sono rimasti 4 in entrambe le stagioni. Si presentava al tiro 1.5 volte a partita effettuando anche un maggior numero di dribbling e, non avendo una delega all’interdizione, toglieva la gamba più facilmente effettuando meno contrasti e prendendo ben 7 gialli in meno. Quest’anno si è lanciato decisamente di più nei tackle triplicandoli in numero (2.4 vs 0.8 a partita) e intercettando più del doppio dei palloni ogni 90′. Ha saputo modificare il proprio profilo senza perdere di efficacia e questa doppia faccia sarà ossigeno per il nuovo Lione di Sylvinho.

Come si diceva, però, non sono cambiati gli assist forniti e la qualità non ha pagato il suo cambio di ruolo. Anzi. Quest’anno gli assist sarebbero potuti essere anche di più se pensiamo che ha fornito ben 6 occasioni nitide ai compagni contro le 5 dello scorso anno.

La visione di gioco sembra non cambiare se si parla di lunga o corta distanza. Lancia bene con entrambi i piedi e ha dato prova di saper usare anche parti diverse del piede per imbeccare i suoi compagni. Molto interessante il dato della precisione dei passaggi nella sua metà campo: 92% da regista, 91% da mediano. Un dato abbastanza comune all’apparenza, ma Thiago Mendes non disdegna impegnarsi in giocate di fino davanti alla propria area. Questo rende il dato molto più significativo, oltre che avviluppare il brasiliano di un alone di pazzia che fa propendere per il ‘deve darsi una regolata per stare a certi livelli’.

Aver scelto l’ex Corinthians per il Lione del dopo-Ndombele è qualcosa di intrigante. Sono calciatori diversi pur essendo entrambi abbastanza completi. Thiago Mendes dovrà maturare ancora un po’ per essere un tuttocampista: deve essere più prudente come regista e meno focoso come mediano. La coppia con Tousart ha il potenziale per essere una delle migliori del campionato e il 27enne verdeoro può compiere il balzo qualitativo necessario alla maturazione definitiva.

Francesco Di Stefano

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