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Lipsia, quanto pesa la cessione di Demme?

Il colpo di mercato del Napoli è Diego Demme; la società partenopea, viste le difficoltà per arrivare a Lobotka, ha deciso di virare sul centrocampista del Lipsia. Profilo perfetto per il 4-3-3 di Gattuso a cui serviva un regista in grado di far girare la squadra (Allan e Fabian Ruiz hanno caratteristiche completamente diverse). Gli azzurri, grazie al classe 1991, provano a sistemare una stagione piuttosto deludente. E il Lipsia invece? La scelta dei Roten, primi in Bundesliga e con Champions e DFB-Pokal da giocare, è poco comprensibile. Cerchiamo di capire cosa perdono i ragazzi di Nagelsmann con la cessione di Demme.

Demme, qualità e quantità

La domanda sorge spontanea: perché andare al Napoli (il cui obiettivo attuale è l’Europa League) lasciando una squadra in lotta per il Meisterschale? Dare una risposta è, onestamente, complicato. Possiamo dire, invece, che al rientro della sosta Nagelsmann dovrà fare a meno di un giocatore fondamentale per il suo gioco. Diego Demme, infatti, è un centrocampista completo; nella prima metà di stagione si è distinto per la capacità di far girare la squadra con estrema qualità. Giocatore elegante ma anche di sostanza: quando bisogna andare in contrasto non tira mai indietro la gamba. Non ha nel goal la sua caratteristica migliore. Come lo sostituirà il Lipsia? Una soluzione sarebbe quella di andare sul mercato ma, nel mese di gennaio, è obiettivamente difficile trovare un giocatore (di livello) con le caratteristiche di Demme. La possibilità, più concreta, è fare con le risorse a disposizione. Nel caso di Nagelsmann vuol dire aspettare il recupero di Kampl e affidargli le chiavi del centrocampo.

Al ritorno dalla sosta ci sarà l’Union Berlino; match in cui capiremo come il Lipsia assorbirà la cessione del vice capitano. Servirà meno, invece, per vedere l’approccio di Demme con il Napoli; un altro Diego sul prato del San Paolo.

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