Il Liverpool cade a Brentford: Salah fa 100 ma non basta

Vittoria all’esordio contro l’Arsenal, poi quella contro il Wolverhampton e per finire i pareggi contro Aston Villa e infine Liverpool: il piccolo Brentford non ha paura di nessuno, neanche di una delle migliori corazzate di tutta la Premier League che non approfitta della sconfitta del Manchester United per creare una prima spaccatura in classifica.

I ragazzi di Klopp sono ancora primi, ma oggi più che mai hanno tanti rimpianti. L’impegno in casa delle Bees non sembrava proibitivo, non per una squadra in grado di stupire l’intera Europa. Eppure qualcosa è andato storto e i Reds si sono visti soffiare due punti preziosi all’82’, con il gol del subentrato Yoane Wissa. La sconfitta è stata evitata soltanto per un offside, fischiato a tempo quasi scaduto. Il 3-3 brucia tanto al Liverpool, colpevole forse di un calo di tensione contro una squadra che ha dimostrato di potersela giocare con chiunque, dal basso della sua recente promozione nel massimo campionato inglese.

A metterci una pezza a inizio ripresa è stato Momo Salah con il centesimo gol segnato con la maglia dei Reds in Premier League che lo porta a essere il decimo miglior marcatore della storia del club. Un grande onore per l’egiziano, diventato il trascinatore per eccellenza di un Liverpool che in pochi anni ha rotto tutti i suoi tabù. Ma la situazione non era delle più tranquille: Pinnock, Janelt e Wissa sanno dove andare a colpire e non bastano Diogo Jota e Curtis Jones ad aggiustare una situazione ormai compromessa. Per i ragazzi di Klopp è una grande occasione mancata, ma in realtà non sono i primi ad aver dovuto cedere terreno al Brentford, la sorpresa per eccellenza di tutto il campionato.

Ci sono passati in tanti e il blasone della squadra contro le Bees non ha più nessun peso. Nel Middlesex il Liverpool lascia due punti che potrebbero rivelarsi pesanti nella corsa al primo posto, salvato al momento dallo scivolone dello United. L’obiettivo però è quello di rimettersi subito in carreggiata per allontanare l’aria di crisi, anche perché alle porte c’è la sfida cruciale ad Anfield contro il Manchester City.

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