Macedonia-Italia 2-3: promossi e bocciati azzurri

Il successo dell’Italia contro la Macedonia porta con sé tantissime considerazioni: non una vittoria felicissima per i nostri azzurri che trovano di positivo solamente il risultato e la buona reazione ma ancora una volta per giocare ai consueti livelli ci è voluto uno scossone pesante. Qui vi proponiamo i promossi e i bocciati del match.

PROMOSSI

Immobile – Inutile dire che l’uomo copertina del successo azzurro sia l’attaccante della Lazio. Oltre alla doppietta ha dimostrato di essere quello che ci credeva di più anche sul punteggio di 2-1 e ha dato tutto quello che aveva per rimettere in carreggiata l’Italia. Poi la zampata e l’acuto di testa hanno reso ottima la sua prestazione.

Belotti – Prima partita di qualificazione da titolare e primo gol in azzurro. Come avvio non poteva sperare di meglio anche se nella ripresa è stato molto meno convincete. Nel primo tempo aveva la grinta giusta per affrontare una partita in Nazionale, poi finite le energie è un po’ scomparso dal gioco fino ad essere sostituito. Rimane comunque una nota positiva.

Sansone – Forse l’uomo chiave per raddrizzare l’Italia, la mossa giusta a gara in corso. L’esterno del VIllarreal ha dato qualità e ampiezza all’attacco azzurro creando più di qualche pericolo. Può essere l’uomo giusto in questo cammino verso il Mondiale.

BOCCIATI

De Sciglio – Dopo la partita pessima contro la Spagna replica con una gara insufficiente: pochissima grinta, scarso acume tattico e nessuna impressione di essere pericoloso quando spinge. In una nazionale che ambisce a superare la Spagna serve più carattere e lui così non è in grado di darne. Ci si chiede dove sia finito il De Sciglio di Italia-Spagna di Euro 2016.

Bernardeschi – L’esperimento di Ventura di provarlo mezz’ala è andato decisamente male. Disorientato in campo, ininfluente in fase offensiva, troppo distante da Verratti. Perde il pallone che porta all’azione del sorpasso macedone ma in generale non riesce ad esaltare mai le sue doti. In questa partita avrebbe potuto dire la sua da esterno.

Verratti – La squadra con lui guadagna sicuramente nel palleggio ma non ha avuto la capacità di richiamare a sé Bonaventura e Bernardeschi che erano sfasati in quella zona di campo. Grave il retropassaggio che porta al gol di Nestorovski, un calciatore così importante per l’Italia non può e non deve commettere leggerezze del genere.

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