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Manchester United e Liverpool, sfida ai confini della storia

“Beatles? Noi a Manchester ascoltiamo solo i Rolling Stones”

Si può sintetizzare così la rivalità più accesa di tutto il Regno Unito. Liverpool e Manchester, 57 chilometri di distanza che sembrano infiniti, una lotta eterna fra le due città del nord dell’Inghilterra che oltrepassa i confini del calcio per affondare le sue radici nella storia, in un complesso contesto sociale ed economico.

Tutto ebbe inizio nel lontano 15 settembre 1830, dal viaggio inaugurale della prima locomotiva Rocket che collegava proprio Liverpool e Manchester. Ma nessuna tecnologia al modo potrà mai avvicinare due città così diverse, divise per sempre dal Manchester Ship Canal. Siamo nel 1984 quando proprio a Manchester viene inaugurato il più grande canale al mondo, il fiore all’occhiello nonché motivo di orgoglio di una città in continua crescita.

È l’inizio dell’infinita rivalità: il porto di Liverpool cominciò a ridurre

drasticamente le attività a causa della crescente concorrenza di quei vicini troppo ingombranti, che cominciavano a mettere in discussione il dominio sul mare da sempre nelle mani della città del Merseyside. Il canale mancuniano generò una profonda crisi fa i cittadini di Liverpool, che furono costretti a chiudere le proprie attività per trasferirsi proprio nella città rivale, in cerca di lavoro e di una vita migliore.

Da quel momento in poi la rivalità si accese in ogni campo: dalla musica, con i più pacati Beatles, emblema di Liverpool in tutto il mondo, rifiutati dai Mancunians che preferivano i “brutti, sporchi e cattivi Rolling Stones, alla cultura, con Manchester eletta come città della scienza e dell’industria, contrapposta ad una Liverpool divenuta anche Capitale Europea della cultura, nonché melting-pot di popoli anche molto diversi tra loro.

“You’ll never get a job”

Una rivalità così grande e sentita in un Paese che vive di football non

può che riflettersi anche nello sport. L’eterno duello fra le due città si trasferì presto sul rettangolo verde prendendo la forma del North-West Derby, lo scontro fra le due squadre più titolate d’Inghilterra che, oltre ai tanti trofei, condividono anche gli stessi colori sociali. Anche sul campo i tifosi del Manchester United ribadiscono la sfortunata storia dei dirimpettai prendendo in prestito e deturpando la preghiera laica della Kop, una dolorosa pugnalata del cuore per tutti i tifosi del Liverpool che mai hanno seppellito l’ascia di guerra. Non sono soltanto gli hooligans ad essere coinvolti in questa vera e propria faida: Rooney, nativo di Liverpool e cuore Toffees ha ribadito più volte l’odio verso i Reds; anche Steven Gerrard, simbolo della squadra e della città, ha ammesso più volte di non avere a casa nessuna maglietta dei suoi rivali.

Dall’Inghilterra all’Europa

La prima storica volta del North-West Derby in Europa è amara per il Manchester United: Sturridge e Firmino hanno permesso al Liverpool di mettere un piede nei quarti di finale di Europa League, competizione che rappresenta l’ultima chance di gloria per dei Reds ancora in fase di ricostruzione. Nella gara di ritorno l’Old Trafford sarà infuocato: i Red Devils sono pronti a trasformare il “Teatro dei sogni” in un inferno rosso, per scrivere un altro capitolo di una rivalità eterna ed immortale e provare, ancora una volta dopo così tanto tempo, a strappare la gloria e la fortuna dalle mani dei Reds ribaltano il corso della storia.

Ada Cotugno

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