Marcelinho, un brasiliano che ha creduto nel sogno bulgaro

25 marzo, minuto 19 della sfida amichevole fra Portogallo e Bulgaria, si realizza il sogno di Marcelo Nascimento da Costa, meglio conosciuto come Marcelinho, che esordisce e va subito a segno con la maglia della nazionale dell’Est Europa.

Il commissario tecnico della Bulgaria, Ivaylo Petev, ha infatti convocato il centrocampista di origine brasiliana Marcelinho nella sua squadra per la prima volta per questa turnata di amichevoli di preparazione, in vista dell’Europeo che si disputerà questa estate in Francia, contro Portogallo e Macedonia.

Il calciatore trentunenne è diventato una vera bandiera del Ludogorets, avendo trascinanato la compagine della città di Razgrad verso quattro titoli consecutivi del campionato nazionale, due coppe e due supercoppe di Bulgaria, oltre a prestigiose presenze sia in Coppa dei Campioni che in Europa League. Marcelinho ha ottenuto il passaporto bulgaro nel 2013, tuttavia, a causa di regolamenti della Bulgarian Football Union, che impongono ai cittadini naturalizzati di giocare per cinque anni consecutivi nel campionato nazionale prima che possano diventare disponibili per la nazionale bulgara, Marcelinho è stato costretto ad aspettare altri tre anni prima di guadagnare una chiamata alle armi. Il centrocampista offensivo, che ha segnato 52 gol in 178 partite in tutte le competizioni per Ludogorets, diventandone anche primatista nelle competizioni europee, aveva espresso il desiderio di giocare per la Bulgaria in diverse occasioni negli ultimi anni e ora è stato finalmente ricompensato della sua lunga pazienza e sarà sicuramente un’arma in più per la nazionale di Petev.

Marcelinho, come detto è un classe 1984, alto 177 centimetri agisce principalmente da trequartista, ma è anche in grado di disimpegnarsi egregiamente sia sull’ala destra da dove può servire assist fatati che sulla sinistra dove rientrando per concludere a rete può davvero fare male agli avversari. Aveva già tentato l’avventura lontano da casa trasferendosi a Dubai per militare nel Al Nasr, ma l’esperienza non fu esaltante e così, prima di approdare al Ludogorets, tornò in Brasile nel Bragantino, club al quale è rimasto molto legato. Ora questa nuova avventura con la maglia della Bulgaria, sognando di qualificarsi per il Mondiale del 2018 in Russia.

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