Calcio

McTominay, l’apriscatole di Antonio Conte

McTominay ancora decisivo. Dopo 91 giorni di astinenza lontano da Fuorigrotta, il Napoli torna a vincere, si prende con le unghie e i denti i tre punti a Monza e, in attesa dell’Inter, il momentaneo primo posto in classifica, dando un segnale importante. Gli azzurri sono presenti a sé stessi e, soffrendo come spesso è capitato in questa stagione, si regalano tre preziosissimi punti.

McTominay, l’apriscatole di Conte

McTominay, ancora lui, ancora decisivo. È la sesta volta che lo scozzese sblocca la partita. È lui, numeri alla mano, l’uomo del destino del Napoli di Antonio Conte che, non a caso, a inizio stagione ha imposto, alla stregua di un aut aut, l’acquisto del centrocampista, considerato un elemento indispensabile per chili, centimetri e capacità di far saltare il banco. Scommessa stravinta. McTominay, con la rete numero nove in campionato, forse una delle più importanti sinora, ha risolto un pomeriggio complicato a Monza, dove il Napoli ha avuto bisogno di oltre 70’ per trovare la via del gol, arrivato facendosi trovare puntuale in piena area di rigore. È probabilmente il calciatore che più ha inciso in una squadra che segna molto ma non tantissimo. Anche perché le sue realizzazioni sono tutte pesanti. Alla sua prima stagione in Italia, ha numeri all’altezza di Hamsik, che ha un record di 12 in campionato. Ne servono altri, tre, ma non è impossibile per un calciatore che come nessuno abbina le proprie abilità e caratteristiche all’idea di gioco dell’allenatore.

Una vittoria scaccia pensieri

La vittoria e i tre punti erano fondamentali per continuare a inseguire il sogno scudetto, dopo le nubi che si erano addensate nelle ultime ore sulla squadra azzurra. Una settimana particolare, quella del Napoli, dopo lo 0-3 ad Empoli. Serviva una sterzata per rialzare la tensione, ma forse si è esagerato. Le parole di Antonio Conte hanno evidentemente destabilizzato l’ambiente e la risposta del presidente De Laurentiis, che ha ritenuto inopportune le dichiarazioni dell’allenatore e ha rimandato ogni riflessione a fine campionato, non hanno migliorato la situazione. Il battibecco a distanza ha pesato nella testa dei giocatori. E dopo la prima ora giocata in maniera contratta, è subentrata l’ansia che ha rischiato di complicare, sino a renderla quasi incorreggibile, una trasferta che sulla carta era abbondantemente alla portata. Questa vittoria, adesso, sposta tutta la pressione sull’Inter di Simone Inzaghi, impegnato in una trasferta non facile. Qualora accorciasse, il Napoli, sulla carta, avrebbe poi un calendario più agevole: non resta che evitare di complicarsi la vita.

Pasquale Luigi Pellicone

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