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Mercato e occasioni: come Breno è diventato l’eroe del Palmeiras

In fondo basta una palla buona per entrare nella storia dal lato giusto, e quella palla Breno l’ha sfruttata come meglio non poteva. Lo si è detto in tutti in modi che fosse lui il più insospettabile dei protagonisti di una finale storica per il calcio brasiliano, visto che mai due club paulisti si erano affrontati in finale di Copa Libertadores, ma forse proprio per questo era la persona perfetta per risolvere una partita dominata fino a quel momento da tensione e paura di perdere.

Dalla Série B al gol che decide la Copa Libertadores, bel balzo se si considera che l’arco narrativo di questa storia è di soli tre mesi e mezzo. Breno fino a quel momento era un calciatore confinato nel calcio della sua zona, il Sud del Paese: è un mineiro di Belo Horizonte, ma si è mosso anche nel Santa Catarina per giocare in Joinville e Figueirense, e nel Rio Grande do Sul dove ha vestito la maglia del Juventude in Série B.

Proprio lì ha giocato fino allo scorso autunno: stava ben figurando in una squadra destinata poi alla promozione in Série A, ottenuta proprio in queste settimane, tanto da essere a metà campionato vice-capocannoniere con 8 reti. Anche per questa necessità il Palmeiras l’ha portato a bordo, pur non puntando troppo su di lui vista l’enorme abbondanza nel reparto d’attacco, in particolar modo la fascia dove calciatori del livello di Gabriel Verón e Rony, o all’occorrenza Willian, sono difficili da lasciare in panchina.

Ma la grande stagione del Palmeiras ha fatto in modo che ci fosse spazio anche per lui: il Verdão è andato avanti in tutte le competizioni giocando praticamente ogni tre giorni no-stop. Il Brasileirão unito ai cammini vincenti in Copa Libertadores e Copa do Brasil (con finale da giocare prossimamente contro il Grêmio) ha costretto Abel Ferreira a utilizzare tutta la rosa a sua disposizione e infatti negli ultimi tempi l’impiego di Breno è stato più che soddisfacente.

L’ala classe 1996 però non ha ripetuto i numeri visti al Juventude: non ha trovato la via del gol nelle sue prime 17 partite, ma si è scatenato nel momento più importante. La sua prima rete con la maglia del Palmeiras è arrivata nello scorso weekend contro il Vasco in campionato, poi gli sono bastati 5 minuti per segnare il gol più importante della sua carriera.

Ci ha messo la testa sul cross di Rony, forse il migliore in campo della finale, e si è preso le sue rivincite. Lui che non aveva mai giocato in Série A in carriera che diventa l’uomo partita della gara più importante di tutto il continente. Una grande ascesa, improvvisa, inaspettata: difficilmente avrà ancora ruoli così importanti, ma per citare lo slogan della Copa Libertadores, con quel gol Breno ha raggiunto la Gloria Eterna. 

simonegamberini

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