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Milan alla conquista del Prater. Per i rossoneri c’è l’ostacolo Austria Vienna

Il Milan torna nella vera Europa, dopo le formalità dei preliminari, dopo tre stagioni e inizia la sua avventura dal Prater di Vienna contro l’Austria. Gioie e delusioni ha portato questo splendido stadio ai rossoneri, perchè dopo l’1-0 di Frank Rijkaard al Benfica nel 1990 è stato un giovanissimo Patrick Kluivert, cinque anni dopo, a fermare all’ultima curva i sogni di gloria del Milan. Oggi non ci si contende una Finale di Coppa Campioni, ma la prima giornata di un girone che si presenta molto equilibrato sulla carta. La squadra di Montella è senza dubbio la favorita, ma attenzione ad un eccessivo turn over, perchè nessuna tra Austria Vienna, Rijeka o Aek Atene è squadra materasso. Iniziamo dunque ad analizzare il match di stasera.

I Viola austriaci vengono da un pareggio deludente in campionato contro il Wolfsberger, ma dove hanno giocato bene e l’unico rimpianto è stato quello di non chiudere prima la contesa. Non dovrebbe essere un enigma la squadra che schiererà Fink con una delle poche incognite rappresentata dal centravanti. Schierarsi col possente e altissimo Friesenbichler o con il piccolo e sgusciante Monschein? Altro dubbio sarà a centrocampo con il ballottaggio tra un mediano di contenimento come Serbest ed il trequartista Lee, che con Prokop sta formando un bel duo. Se fossi nel tecnico tedesco io opterei per l’inserimento del giovane sudcoreano, in modo tale da lasciare la massima libertà a Holzhauser e poter gestire il centrocampo dalle retrovie e non dalla trequarti. Sarà proprio il biondo centrocampista lo spauracchio per i rossoneri che, con i suoi lanci e le sue punizioni, può far male a chiunque. Montella pare indirizzato verso un 3-5-2 e questo modulo mi convince poco. I viennesi hanno in Tajouri e Pires due esterni rapidissimi e che saltano l’uomo con grande facilità e lasciare da soli Abate e Antonelli può essere un rischio. In attacco Kalinic e Andrè Silva dovranno essere gli uomini in più per il Milan perchè Westermann accusa sempre di più i segni dell’età, mentre il pur bravo Kadiri rischia di peccare di inesperienza.

È vero è solo la prima partita, ma sarà già un test molto importante per i rossoneri che se andranno a Vienna credendo di aver già vinto avranno sicuramente brutte sorprese. L’Austria fa del possesso palla un marchio di fabbrica, ma non avendo tutti giocatori dotati di tecnica sopfraffina talvolta cadono in errore e sarà lì che il Milan dovrà esser capace di far male. Non ci sarà il tutto esaurito, ma ci si aspetta una grande cornice di pubblico e sicuramente ci sarà da divertirsi.

Francesco Domenighini

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