Vediamo nel dettaglio tutte le mosse del Milan volte a risolvere il rebus del nuovo direttore sportivo, un ruolo per il quale il club rossonero sta facendo scouting e che sta cercando di ricoprire ormai da qualche mese
Il Milan sembra finalmente aver risolto il suo ‘rebus’ riguardante il ruolo di direttore sportivo, con un’intesa verbale raggiunta con Igli Tare, ex ds della Lazio. Questo sviluppo arriva in un momento delicato per il club rossonero, reduce da una pesante sconfitta contro la Roma, che ha compromesso la qualificazione a tutte le competizioni europee della prossima stagione. La decisione di accelerare sulla nomina di Tare è stata presa direttamente dal patron di RedBird, Gerry Cardinale, con l’intento di dare una nuova direzione al progetto sportivo.
Il dialogo tra Tare e il Milan non è certamente una novità; già ad aprile scorso, durante un incontro a Roma, era emersa una prima intesa tra l’albanese e Giorgio Furlani, attuale amministratore delegato (ad) del club. Tuttavia, è solo dopo l’ultima sconfitta che la società rossonera ha sciolto le riserve, decidendo di puntare tutto su Tare per un contratto triennale, con una base di 800 mila euro netti a stagione. Questo accordo segna un cambiamento significativo nella gestione sportiva, rispondendo anche alle richieste di Zlatan Ibrahimović, che aveva già espresso il suo favore e il suo gradimento per Tare.
Uno dei fattori chiave che ha portato alla scelta di Tare è il suo eccellente rapporto con Geoffrey Moncada, attuale responsabile dell’area scouting. Insieme, i due dirigenti saranno chiamati a lavorare in sinergia per individuare il nuovo allenatore e pianificare il mercato. Le aspettative per Tare sono alte: il Milan si attende che il nuovo ds riesca a gestire in modo efficace lo spogliatoio e a risolvere eventuali problematiche interne. La qualificazione in Champions League, obiettivo clamorosamente e colpevolmente mancato in questa stagione, è uno dei target primari, e con un contratto di tre anni, la dirigenza sembra puntare a costruire un progetto solido nel lungo periodo, evitando pressioni immediate di risultati.
Il Milan attualmente si trova in una posizione critica in classifica, e il nuovo corso dirigenziale dovrà affrontare la sfida di rilanciare le ambizioni del club. Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro, e la scelta del nuovo allenatore sarà determinante per il riscatto della squadra. La capacità di Tare di muoversi sul mercato e di realizzare acquisti sia mirati che strategici sarà fondamentale per rinforzare una rosa che ha bisogno di ringiovanimento e qualità. Con un occhio attento alla crescita dei giovani talenti e alla valorizzazione del patrimonio esistente, il Milan si prepara a una fase di transizione che potrebbe riportarlo ai vertici del calcio italiano ed europeo.
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