La seconda giornata degli europei si apriva con Finlandia-Russia, match determinante per le ambizioni qualificazione di entrambe le nazionali. Pukki e compagni, dopo la vittoria contro la Danimarca in una giornata che difficilmente dimenticheremo, cercavano altri tre punti per gli ottavi di finale. Discorso completamente diverso quello da fare per i ragazzi di Cherchesov alla ricerca del riscatto dopo il pessimo esordio contro il Belgio. E’ servita una magia di Miranchuk (primo giocatore dell’Atalanta tornato a far gol in una manifestazione nazionale dopo Caniggia in Italia-Argentina del 1990) a decidere la sfida. Vittoria fondamentale per la Russia che torna in corsa e ora spera nel Belgio.
Miranchuk, una magia per continuare a sperare
Serviva una reazione dopo la brutta figura contro il Belgio e questa è arrivata; la Russia è apparsa, infatti, più compatta e con un tasso di concentrazione sicuramente più elevato rispetto alla gara di esordio. Non è sicuramente una nazionale che entusiasma a livello di gioco ma Golovin e compagni devono interpretare le partite come fatto questo pomeriggio se vogliono ottenere risultati positivi. La qualità, oggi, è stata fornita da Miranchuk; il talento dell’Atalanta ha aperto il muro finlandese con un super gol. Ora, per la Russia, la gara con la Danimarca per provare ad entrare nei quarti fi finale di questo europeo.
Finlandia, occasione sprecata
La vittoria con la Danimarca aveva regalato una grande chance alla cenerentola di questo europeo (esordio assoluto per la Finlandia); occasione mancata al termine di una gara in cui è venuta meno la lucidità in zona gol. Pohjanpalo e Pukki, secondo miglior marcatore di questa nazionale, hanno provato a creare qualcosa senza però la giusta precisione. Il rammarico più grande è stato aver preso gol sul finale del primo tempo perché era piuttosto chiaro come il piano partita della Finlandia fosse principalmente non prendere gol. La prossima sfida, contro il Belgio, è decisamente proibitiva per una nazionale che deve aggrapparsi alla vittoria nella gara d’esordio.
