Il momento stellare del Niño

Ormai non è più un’illusione: Fernando Torres è tornato ad essere il Niño, è tornato a fare gol con frequenza sotto l’abbraccio protettivo della sua gente e non sembra volersi fermare.

Croce e delizia contro il Barcellona al Camp Nou dove il suo gol aveva regalato un’illusione ma la sciocca espulsione ha complicato i piani per la grande impresa dei colchoneros. Adesso però Torres può giocare di nuovo e lo fa alla sua maniera: anche oggi in gol, stavolta contro il Granada in una sfida importantissima per mettere pressione al Barcellona nella rincorsa alla Liga.

Gol che servono al morale e alla classifica della squadra, gol di una pesantezza non misurabile per il momento dell’anno in cui stanno arrivando. Il Niño sembra non essersene mai andato dal Calderon, attacca gli spazi con la stessa disinvoltura di una volta, ha il guizzo da campione che lo ha contraddistinto nella prima esperienza da professionista e in quella avventura magica in maglia red con il Liverpool.

Ottime intuizioni nello stretto e su tutto il fronte d’attacco: oggi infatti l’1-0 di Koke nasce da un tiro di Torres ribattuto dalla difesa che dimostra la sua costante e decisiva presenza in area di rigore. Tanti segnali che fanno capire che il Fernando smarrito che avevamo visto con le maglie di Chelsea e Milan è ormai solamente un brutto ricordo.

Qualcosa sembra essere realmente cambiato dopo l’addio di Jackson Martinez: adesso è il Niño l’unico centravanti di ruolo di questa squadra e nulla e nessuno sembrano potergli portare via il posto. Lo sprona Simeone, lo stimano i compagni, lo ama la gente. Fernando Torres ha trovato uno smalto che sembrava perso e adesso sogna di essere in maniera totale l’uomo copertina di questa squadra.

C’è un finale di stagione ancora da scrivere con un Liga ancora aperta e una Champions tutta da giocare: vecchie e piacevoli sensazioni nella testa di un ragazzo che ha saputo ritrovare la sua strada ma che in fondo non ha mai smesso di essere El Niño.

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