Allo Stade Louis II il Monaco batte con merito il Borussia Dortmund sfruttando al meglio il loro reparto offensivo che da diversi mesi a questa parte vive uno stato di forma psico-fisica incredibile. Mbappé, Falcao e Germain rispondono a Reus e riportano i tifosi della squadra del Principato ad una semifinale di Champions League tredici anni dopo l’edizione in cui i monegaschi furono eliminati in finale dal Porto di José Mourinho. La squadra allenata da Jardim è una mina vagante e trovarsela di fronte potrebbe essere un problema per tutte le altre squadre rimaste nella competizione: sarebbe intrigante vedere una sfida tra i bianco-rossi e l’Atletico Madrid, una sfida totale tra due squadre che vivono il calcio agli antipodi. Il Borussia Dortmund di Tuchel torna nella Ruhr con un pugno di mosche e una mancata consapevolezza dei propri mezzi dettata anche dal continuo movimento di giocatori durante le sessioni di calciomercato.
La chiave tattica – Il 4-4-2 disegnato da Jardim è partito con l’intento di giocarsi fin dai primi istanti del match tutte le sue migliori cartucce colpendo di sorpresa i tedeschi che speravano di spuntarla alla lunga: nei primi 20 minuti il risultato recitava un perentorio 2-0 a favore dei padroni di casa che significava qualificazione quasi assicurata. Tuchel si è ben presto accorto che in questo modo i suoi uomini avrebbero continuato a soffrire e approfittando dei malanni di Durm ha ben pensato di sostituirlo schierando l’unico giocatore in grado di trarre vantaggio dai problemi di Lemar in fase difensiva, Dembelé. Non è casuale che sia proprio il francese a creare con un’azione personale l’assist per il gol di Reus che regalerà vana speranza agli ospiti. Jardim, a 10 minuti dalla fine, decide di premiare Mbappé riservandogli una standing ovation ma i tifosi non fanno in tempo a sedersi che Germain, subentrato proprio al talento classe ’98, mette in rete il gol che chiude definitivamente la contesa confermando la legge non scritta che se una cosa sta andando alla grande andrà anche meglio. Semifinale meritata ed appuntamento con la storia sempre più vicino.
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