Napoli-Conte, Adl vuole la fumata bianca: ecco cosa chiede il tecnico per il sì

Bisogna superare soltanto un ultimo ostacolo: il club vorrebbe fargli firmare un contratto biennale con opzione per un terzo anno; Conte vorrebbe un triennale

Aurelio De Laurentiis non ha mai cambiato idea. Dopo una stagione sciagurata, e la prossima dopo 14 anni sarà senza coppe europee, il Napoli prova a ripartire da Antonio Conte. Si attende la fumata bianca e c’è grande ottimismo da entrambe le parti. Questo sarà il primo vero colpo di Giovanni Manna, il nuovo direttore sportivo degli azzurri, al quale è stato affidato il lavoro diplomatico per trasformare il sogno Conte in un progetto triennale. La maratona non è ancora conclusa, diciamo che la trattativa non è ancora entrata nello stadio finale, ma all’orizzonte comincia a vedersi il traguardo. E a Napoli non vedono l’ora di accogliere un allenatore capace di vincere ovunque, che sogna già di regalare grandi successi agli ormai ex campioni d’Italia.

Antonio Conte
Antonio Conte | ansa epa @Neil Hall

L’intesa con l’ex ct sembra essere stata trovata a otto milioni di euro a stagione, bonus compresi. Bisogna superare soltanto un ultimo ostacolo: il club vorrebbe fargli firmare un contratto biennale con opzione per un terzo anno; Conte vorrebbe un triennale senza clausola a favore del club. Insomma, dettagli da sistemare, ma che, al momento, non sembrano essere un problema.

La trattativa va avanti

Certo, non sarà facile, ma la trattativa prosegue senza sosta. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il Napoli ha fatto arrivare a Conte una prima bozza di contratto e serve il tempo necessario per analizzare punto per punto la montagna di fogli previsti dai rigorosissimi contratti di lavoro della FilmAuro. E poi c’è la questione diritti di immagine ancora da sistemare (che è poi sempre la questione un po’ più ostica da affrontare per tutti), probabilmente l’ultimo grande scoglio per potersi sentire al riparo da colpi di scena. Resta una certezza: Aurelio De Laurentiis vuole Conte per rifondare la squadra e ripartire verso traguardi importanti.

Manna e Conte hanno parlato anche di staff, ovviamente. Antonio non vuole rinunciare a nessuno dei suoi fedelissimi e il Napoli questo lo sa bene. E, in più, vorrebbe anche un ruolo per Gabriele Oriali, suo uomo di fiducia in Nazionale e all’Inter. Due mediani che si intendono al primo sguardo, che amano il lavoro e il sacrificio. E soprattutto entrambi sono grandi conoscitori di calcio. Se si apriranno le porte anche per Oriali, ci sarà da capire con che ruolo (ma non è scontato che sia team manager come nel biennio interista). Potrebbe svolgere un lavoro diplomatico tra spogliatoio e società e mediare tra due mondi a volte non proprio facili da gestire.

Le alternative

Le alternative restano le stesse: Stefano Pioli, che ha dato l’addio al Milan dopo l’accordo per una risoluzione consensuale, e Vincenzo Italiano, che dopo la finale di Conference League (il 29 maggio) e il recupero contro l’Atalanta (2 giugno) dirà addio a Firenze e alla Fiorentina. Ma Aurelio De Laurentiis non vuole neanche prendere in considerazione le possibili alternative. Pretende la fumata bianca con Conte. Ed è per questo che Manna e l’ex ct potrebbero incontrarsi per provare a stringere il cerchio sulle questioni ancora in ballo. Si lavora senza sosta, perché adesso è il momento di spingere sull’acceleratore. Napoli ha bisogno di una scossa, di una ventata di entusiasmo e di aria nuova.

Ma cosa vuole fare Conte? È ambizioso e sicuramente non si tirerà indietro davanti a questa nuova sfida. Punta a dimostrare ancora una volta di essere tra i migliori tecnici al mondo. E il patron del Napoli è disposto a renderlo l’allenatore più pagato della prossima serie A e anche della storia del club. Un vero e proprio attestato di stima importante, ma non ancora sufficiente per il brindisi finale. Serve pazienza, ma si respira ottimismo. Dopo una stagione da dimenticare, è già qualcosa di straordinario.

Le richieste

Conte ha già stilato la lista della spesa. In primis, visto che dirà addio Osimhen, vorrebbe due attaccanti importanti. Il primo è già stato individuato in Lukaku, che aveva voluto (con tanta, tantissima, fortuna) all’Inter nel 2019 e con il quale ha vinto lo scudetto in nerazzurro. Il secondo potrebbe essere Gudmundsson del Genoa, che il Napoli a dire il vero aveva già puntato prima di affondare il colpo su Conte. Ma c’è anche da sistemare la difesa, che quest’anno è apparsa fin troppo ballerina. Ed è spuntato il nome di Buongiorno, il giocatore italiano più corteggiato. Ha fatto un sondaggio l’Inter, mentre il Milan è pronto a investire per lui una cifra importante. Ma il Napoli ha fatto irruzione senza problemi e non teme nessuno. Infine, Chiesa. Conte vuole un esterno offensivo che in campo metta gambe e cuore e conosca la parola sacrificio. Oltre che la richiesta, naturalmente, di non cedere Kvaratskhelia.

La questione Di Lorenzo

C’è, però, da affrontare la questione Di Lorenzo, capitano del Napoli. Al termine del pareggio contro il Lecce (ennesima prestazione deludente di questa stagione), i tifosi azzurri hanno fischiato la squadra al Diego Armando Maradona. Soprattutto molti sono piovuti addosso al terzino. Il capitano, come tutti i compagni, non è riuscito a mantenersi sugli stessi livelli della scorsa annata e sembrerebbe pronto a lasciare Napoli, come ha svelato ai microfoni di TvPlay il suo agente, Mario Giuffredi: “Di Lorenzo ha avuto un colloquio con Manna nei giorni scorsi, così come tutti i suoi compagni. Hanno parlato dell’annata che si sta chiudendo e delle prospettive della prossima stagione. Di Lorenzo ha espresso a Manna delle sensazioni circa una mancanza di fiducia da parte della società nei suoi confronti. A questa affermazione del capitano, Manna ha esternato la sua personale forte stima, ma c’è da parte del presidente De Laurentiis la volontà di vendere a fronte di un’offerta”.

Di Lorenzo, Napoli
Di Lorenzo, Napoli | ansa @Cesare Abbate

Il procuratore ha poi proseguito: “A quel punto, preso atto del pensiero del presidente, Di Lorenzo ha spiegato al direttore sportivo Manna che senza la necessaria fiducia ha voglia di andare via da Napoli. Non può esserci un capitano sfiduciato dalla sua società. Non avremmo mai pensato di lasciare Napoli: abbiamo firmato un contratto per rimanere a vita. È sempre stato questo il desiderio di Giovanni. Cambia tutto, però, se la società esprime questo pensiero. Dopo le indiscrezioni sono arrivate diverse chiamate di top club per Giovanni”. Finita qui? Macché. Giuffredi ha anche aggiunto che nemmeno l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Napoli farebbe cambiare idea al giocatore, anche se per l’allenatore italiano il terzino è incedibile.

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