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Il Napoli cala la testa: le vittorie di Shakhtar e Feyenoord condannano gli azzurri

Ci avevano sperato in tutti i modi all’ombra del Vesuvio, tra un caffè ed un messaggio d’amicizia al lontano Pep Guardiola, custode anche lui per metà del destino degli azzurri. Nulla però va nel verso giusto, neanche le cose più scontate, nella serata che avrebbe dovuto regalare al Napoli l’accesso agli ottavi di Champions League: il Feyenoord si fa grande e chiude la sua pessima spedizione europea con una vittoria quasi inaspettata arrivata negli ultimi istanti di partita, quelli che gettano un macigno pesante su Sarri ed i suoi ragazzi, bocciati e rimandati in Europa League.

Eppure il Napoli in Olanda si era presentato con i favori del pronostico: fuori Insigne, infortunato dopo il triste match con la Juventus, dentro al suo posto il giovane Zielinski che da esterno d’attacco aveva mostrato di avere buone qualità negli ultimi minuti della partita contro lo Shakhtar. È proprio il polacco a sbloccare la partita dopo appena due minuti di gioco, colorando di azzurro tutta Rotterdam con un tiro ravvicinato e sporco, ma che bastava agli azzurri per poter gestire il gioco e tendere un orecchio nella fredda Ucraina, dove il Manchester City (almeno secondo l’opinione generale) avrebbe dovuto vincere senza troppe grane.

Ed invece le cose non girano nel verso giusto neanche per Guardiola che, oltre ad ottenere la prima sconfitta stagionale dopo un cammino perfetto in questa coppa, rovina e non di poco i sogni di un Napoli che dopo aver appreso del vantaggio dello Shakhtar sembra spegnersi lentamente, tanto da regalare al Feyenoord la gioia del pareggio con la rete di Jorgensen a dieci minuti dall’intervallo. Gli azzurri non sono per niente brillanti, neanche contro un avversario che fino ad ora aveva totalizzato zero punti nel girone: la squadra sembra soffrire dei soliti vecchi problemi, misti all’immancabile stanchezza che sembra accompagnali da un paio di partite a questa parte. Neanche la grinta di un centrocampo comporto da due elementi dal gran carattere come Allan e Diawara basta per rianimare i partenopei: Mertens sembra aver dimenticato come far gol, Hamsik (nonostante qualche buona occasione malamente sciupata) è ancora un fantasma in mezzo al campo e anche la difesa sembra scricchiolare molto più del solito.

Intanto in Ucraina è 2-0 per lo Shakhtar, tra lo stupore generale in chi credeva nei poteri magici di Guardiola anche con la squadra di riserva. La vittoria in questo caso non servirebbe al Napoli che forse comincia a realizzare adesso quanto la sconfitta ottenuta alla prima giornata proprio contro i ragazzi di Fonseca possa pesare maledettamente. Ormai le speranze sono totalmente naufragate per gli azzurri e all’ultimo istante di partita il Feyenoord si toglie la soddisfazione di battere il Napoli e chiudere il suo girone con almeno una vittoria grazie alla rete di St. Juste, a cui a distanza risponde inutilmente Aguero.

Per i partenopei adesso comincerà la lunga avventura in Europa League, ma la bocciatura in Champions potrebbe pesare davvero tanto sul morale: Sarri dovrà lavorare ancora di più per concretizzare tutti quegli obiettivi che da tempo aleggiano intorno agli azzurri, chiamati adesso alla grande prova di maturità in questa nuova competizione tutta da onorare.

Ada Cotugno

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