Almiron: il nome chiave per il Lanus

Il nome Almiron deve avere un certo ascendente sul Club Atletico Lanus, fresco campione d’Argentina dopo un successo tanto netto quanto storico ai danni del San Lorenzo. I grandi meriti vanno dati a Jorge Almiron, l’allenatore di questa squadra. L’ex tecnico del Godoy Cruz ha dimostrato di essere uno dei più preparati dell’intero campionato e ha saputo rinnovare al meglio l’idea di base lasciata da Guillermo Barros Schelotto. Le sue idee di calcio hanno permesso a questa squadra di dominare il proprio girone e vincere a mani basse la finalissima del Monumental non lasciando spazio ad alcun dubbio per quanto

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Ewandro: l’Atletico Paranaense ha il suo talento

L’Atletico Paranaense ha trovato la sua prima vittoria in campionato questa notte e oltre ai preziosissimi tre punti strappati alla Figueirense ha scoperto il talento e l’importanza del giovane Ewandro. Il gioiellino classe ’96 ha conquistato tutti con una performance di grandissimo spessore che ha lasciato a bocca aperta anche il suo allenatore Autuori, conscio delle potenzialità del ragazzo ma impressionato dalla sua decisività nella prima vera partita in cui il Furaçao era obbligato a prendere il bottino pieno. Un gol di testa che dimostra il suo ottimo intuito nel posizionarsi in campo e un assist da grandissimo giocatore che

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Ewandro: l’Atletico Paranaense ha il suo talento

L’Atletico Paranaense ha trovato la sua prima vittoria in campionato questa notte e oltre ai preziosissimi tre punti strappati alla Figueirense ha scoperto il talento e l’importanza del giovane Ewandro. Il gioiellino classe ’96 ha conquistato tutti con una performance di grandissimo spessore che ha lasciato a bocca aperta anche il suo allenatore Autuori, conscio delle potenzialità del ragazzo ma impressionato dalla sua decisività nella prima vera partita in cui il Furaçao era obbligato a prendere il bottino pieno. Un gol di testa che dimostra il suo ottimo intuito nel posizionarsi in campo e un assist da grandissimo giocatore che

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ESCLUSIVA- Intervista a Bianchi, capitano di Juventus ed Italia U17

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Edoardo Bianchi, scintillante talento della difesa di Juventus e nazionale italiana U17. Reduce dall’esperienza in Azerbaijan per gli Europei di categoria, ci ha raccontato la sua visione di calcio, l’esperienza nelle giovanili e le aspettative per il futuro. Ma prima dell’intervista, vediamo chi è davvero questo giocatore. Nato il 30 aprile 1999, Edoardo Bianchi cresce calcisticamente come difensore centrale, ed a questa giovanissima età ha già un’intelligenza tattica comune a pochi giocatori. Vanta già più di 20 presenze con la maglia della nazionale U17, tant’è che ne è anche capitano, così come è capitano della

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Spagna-Bosnia, un’amichevole per ripartire

Alle 18:00 alla AFG Arena andrà in scena l’amichevole tra la Spagna di Del Bosque e la Bosnia di Bazdarevic. Partita molto interessante tra due nazionali che, per un motivo o per l’altro, hanno l’obbligo di ripartire per lasciarsi alle spalle le rispettive delusioni. Spagna: ripartire dopo la delusione mondiale Sembra paradossale parlare di riscatto per una nazionale che dal 2008 al 2012 ha messo in bacheca due Europei ed un Mondiale, esprimendo un ottimo calcio, fatto di infinito possesso palla e verticalizzazioni improvvise che mettevano in ginocchio le difese avversarie. Eppure è così, perché quando una squadra è vincente

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Atletico: la finalista sempre perdente

Quando il sogno si trasforma in ossessione tutto può andare per il peggio: l’Atletico ha stabilito un tristissimo record che lo inserisce nella storia della Champions League. La squadra colchonera è infatti da poche ore diventata la finalista perdente per eccellenza: tra le squadre che non hanno mai alzato la coppa dalle grandi orecchie è l’unica ad aver perso tre finali e questo dato rattristerà ulteriormente un tifo col morale sotto i tacchi. Alla sconfitta del 1974 contro il Bayern e a quella di Lisbona di due anni fa si aggiunge questa sfortunatissima parentesi milanese che sancisce un dato storico. Il

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Le tre finali di San Siro

Luci a San Siro questa sera: la Scala del Calcio è pronta ad ospitare l’attesissima finale di Champions League fra Real Madrid ed Atletico Madrid, il remake della finale di due anni fa vinta dai Blancos nei minuti di recupero. I riflettori questa sera saranno tutti puntati su Milano, la città che ha già visto alzare due volte la coppa dalle grandi orecchie, prima dal Feyernoord nel 1970 e poi dal Bayern Monaco nel 2001. La rivoluzione del Feyernoord La finale di Champions League del 1970 andata in scena proprio a San Siro non sancì soltanto la vittoria della sorpresa Feyenoord

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Cile: le difficoltà dei campioni in carica

La Copa America è sempre più vicina e i Cile sembra andare incontro ad un momento di forte crisi di identità: nell’ultima uscita interna prima di partire per gli Stati Uniti (dove i campioni del Sudamerica in carica giocheranno un’ultima amichevole pre Copa con il Messico) bisognava testare la condizione fisica della squadra ma le risposte sono state tutt’altro che positive. A Viña del Mar ci si aspettava un Cile diverso, più capace di far male sotto porta contro una Giamaica che a tratti sembrava una squadra non degna di giocare un evento straordinario come la Copa Centenario. Pizzi ha voluto

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Lione, la regina del calcio in rosa

Il calcio femminile ha una nuova regina: dopo una stagione assolutamente perfetta, il Lione completa il triplete conquistando la Champions League ai rigori contro il Wolfsburg, mettendo in atto una rivincita aspettata per ben tre anni. Le ragazze francesi hanno saputo prendersi a meraviglia la scena in uno sport considerato tipicamente maschile vincendo prima il campionato, poi la coppa nazionale ed infine arrivando sul tetto d’Europa, riuscendo a meravigliare anche i più scettici con le loro imprese. Nessuna sconfitta in campionato (dominato per il decimo anno di fila), quinta Coppa di Francia consecutiva portata in bacheca, 201 gol fatti ed

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Sheffield Wednesday, un sogno chiamato Premier League

Ogni amante del calcio non può di certo negare una cosa: lo Sheffield Wednesday è conosciuto per un avvenimento particolare, ovvero quello della morte dei 96 tifosi del Liverpool nello stadio degli Owls, comunemente conosciuto come Strage di Hillsbrough. Per analizzare la stagione degli uomini di  Carlos Carvalhal non si può non aggiungere all’articolo un cappello introduttivo che parla di ciò, di conseguenza, partiamo dall’inizio. Una tragedia sportiva del genere, oltre alle lacrime ed ai rancori, porta con sè molti altri fattori, quali lo studio da parte di investigatori o di semplici tifosi del luogo del delitto, che fu per l’appunto lo stadio

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