Categories: Calcio

Non date del finito a Luis Suárez

Con i grandi campioni bisogna sempre utilizzare i termini giusti. Se si parla di Luis Suárez, poi in particolar modo. Perché in un 2020 sicuramente complicato per il Pistolero, nulla lo poteva caricare di più di alcune critiche che lo davano per finito, da rottamare, fuori dal giro dei grandi.

In effetti l’annata al Barcellona non è stata all’altezza delle precedenti, per quanto i numeri non siano totalmente da buttare e le grandi giocate siano arrivate. Sono stati i contesti a fare la differenza: meno incisivo, meno presente nei momenti chiave, bravissimo a segnare alcuni gol, ma forse sarebbe stato meglio se ne avesse segnati altri. Vedi quanto accaduto con il Bayern in Champions, dove la sua rete capolavoro è stata decisamente meno utile di quanto sarebbe stato segnare il gol del vantaggio sul punteggio di 1-1 in un contesto decisamente meno spettacolare.

Ma una stagione a vuoto non fa di lui un calciatore finito. Questo proprio non lo ha accettato e non lo si può accettare: anche a 33 anni (non 41) Suárez ha tanto da dare al gioco del calcio. ha dovuto cambiare maglia, rinunciare al suo habitat naturale e al suo grande amico di carriera Lionel Messi, ma una volta rimesso in carreggiata ha fatto capire che la sua fame, la sua voglia di far gol e le sue capacità in area sono quelle di un tempo.

Insomma non un calciatore da rottamare, ma solo da riscoprire. Un po’ come ha fatto Flick con Neuer e Thomas Müller nello scorso anno, la miglior ricetta per godere a lungo delle giocate di un campione. Perché Suárez, simpatico o antipatico, un campione lo è a tutti gli effetti: è uno dei migliori centravanti di quest’epoca, se non il migliore, e si colloca benissimo anche nell’intera storia del calcio. All’Atlético Madrid gli sono serviti venti minuti per trovare due gol e un assist al debutto, qualcosa di spaziale in una giornata bellissima per l’Atleti.

Non è certo una grande prestazione in una goleada che ci dice come sarà la sua stagione, ma di certo è stato lui stesso a fare capire le proprie intenzioni. Suárz, è forte, è vivo, ha tanta voglia di riscatto. Un serio problema per chi lo dava per finito.

Simone Gamberini

Recent Posts

Inter, la mission di Marotta? Convincere Inzaghi a rinnovare, ma sullo sfondo aleggia l’ombra di Fàbregas e non solo…

In un clima di grande incertezza e tensione, l'Inter si prepara a prendere decisioni cruciali…

17 minuti ago

Fiorentina, nuovo allenatore in pole per sostituire Palladino: ecco di chi si tratta

La Fiorentina è alla ricerca di un allenatore dopo l'addio di Raffaele Palladino: ecco chi…

31 minuti ago

Rabiot apre a un possibile trasferimento al Milan e commenta la situazione con Giuntoli

In un'intervista Rabiot ha dichiarato la sua disponibilità a discutere un eventuale trasferimento al Milan…

40 minuti ago

Frattesi-Inter, si respira aria di addio: Roma alla finestra, ma occhio alla concorrenza del Napoli

Quale sarà il futuro di Davide Frattesi? Il centrocampista italiano potrebbe separarsi dall'Inter: su di…

3 ore ago

Inter, batosta memorabile ma non è la peggiore in Europa

Inter, una batosta memorabile. Seconda finale di Champions persa in tre anni, lo scarto più…

5 ore ago

Inter, Simone Inzaghi a fine ciclo: o lascia lui o cambia la squadra

Simone Inzaghi, da possibile triplete a zero titoli. La notte più importante si trasforma in…

6 ore ago