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Orion: il pararigori per eccellenza

È un Boca Juniors sempre più maturo quello che affronta a testa alta il cammino in Copa Libertadores permettendosi anche di andare a vincere un ottavo di andata in casa del Cerro Porteño. Il successo è il frutto di una crescita esponenziale della squadra sotto la guida dei mellizos Barros Schelotto che hanno rivitalizzato tutto il processo di creazione della manovra costruendo una squadra che gioca davvero un bel calcio. Tuttavia a ben figurare non sono solamente i vari Tevez e Lodeiro ma anche il portierone Orion, pararigori unico che anche in questo ottavo ha voluto dire la sua.

La tradizione argentina ha sempre regalato grandi pararigori e Orion sembra essere in tutto e per tutto l’evoluzione della specie. Glaciale, intuitivo ed estremamente elastico, il portiere del Boca è uno dei migliori al mondo nel faccia a faccia dagli undici metri e anche ieri ha voluto dire la sua mettendo i suoi guantoni tra il Cerro Porteño e il gol dal dischetto.

Luis Leal è stata la vittima di ieri: il calcio di rigore (peraltro quasi inesistente) conquistato dal giovanissimo Sergio Diaz poteva valere il pareggio e riaprire il discorso qualificazione ma la grandezza di questo portiere sta soprattutto nell’essere presente nei momenti chiave delle partite più importanti.

Nel finale di gara verrà battuto dal dischetto ma il gol subìto dell’1-2 a tempo quasi scaduto ha tutt’altro peso rispetto allo scongiurato 1-1 che sarebbe arrivato a inizio ripresa.

Dopo aver preso il comando della fazione anti Riquelme dello spogliatoio è sempre stato nella posizione di chi doveva dimostrare di essere un leader e miglior maniera di parare rigori con impressionante frequenza non c’era. Vittime illustri in partite pesanti, campionato o coppa che sia. Orion continua a stupire e a prendere in mano questa squadra che adesso ha importantissime certezze nel reparto offensivo e il suo portierone pararigori che non delude mai.

Tutto sta trovando la sua quadratura e adesos il Boca Juniors vede sempre più concreta la possibilità di andarsi a prendere questa Copa Libertadores con il talento di Lodeiro e Tevez e le paratissime di Agustin Orion.

 

Simone Gamberini

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