Pasqua, uova, conigli e Omoijuanfo. Cade il Sarpsborg, il Rosenborg no

A Natale con i tuoi, a Pasqua con chi vuoi…a Pasquetta con l’Eliteserien!“. Alquanto banale e inutile come incipit ma mi sembrava carino per aprire il pezzo in maniera frizzante. Come si evince dall’apertura, il campionato norvegese non si è fermato per le celebrazioni pasquali ma ha semplicemente posticipato il calendario alla giornata del Lunedì dell’Angelo con tutte e sedici le squadre in campo. Nonostante la Norvegia sia un paese prevalentemente laico, la Pasqua viene sempre accolta con entusiasmo, con la gente che ritrova il piacere delle giornate che si allungano, trascorrendo il tempo insieme ad amici e parenti. E quale modo migliore se non quello di andare tutti insieme allo stadio per seguire la propria squadra del cuore?

UNA SORPRESA DALLO STRANO NOME
Scartare l’uovo di Pasqua è una tradizione consolidata di questo periodo dell’anno. Di religioso ha ben poco ma nell’immaginario collettivo ha una valenza simile a quella dei doni natalizi. Lo stupore di coloro chiamati a scartare la confezione è direttamente proporzionale alla grandezza e qualità del regalo celato al suo interno. Lo Stabæk è stato fortunato nell’aver trovato una signora sorpresa all’interno del proprio uovo ed è stato in grado di mostrarla al mondo in tutto il suo splendore. Il presente ha preso lo strano nome di Ohikhuaeme Anthony Kwoeme Omoijuanfo (in copertina). Il giovane norvegese con passaporto nigeriano ha sgambettato le ambizioni del Sarpsborg 08 mettendo a segno una tripletta che ha permesso ai De Blaa di imporsi 3 a 0 ai danni della capolista. Non fosse che Omaijuanfo è stato già autore di un hattrick alla prima di campionato contro l’Aalesund potremmo parlare di rivelazione. Il fatto che il 23enne attaccante dell’Under-21 norvegese sia stato in grado di ripetersi declassa il contenuto dell’uovo pasquale da sorpresa a conferma. E di questo al Naderrud Stadium sono ben più felici. Anche al Rosenborg gioiscono della conferma (non più sorpresa, ma sempre gradita) di Pål-André Helland, autore dell’unica rete che ha permesso ai Troillongan di espugnare Stavanger. Un 1 a 0 sofferto quello dei ragazzi di Kåre Ingebrigtsen che si sono trovati davanti un Viking finalmente solido e quadrato. Il percorso fin qua netto della compagine di Trondheim è stato reso possibile anche grazie alle strepitose parate sfoggiate da André Hansen che hanno mantenuto il risultato tale sino al triplice fischio finale. Possiamo già parlare di fuga?

CONIGLIETTI CHE PORTANO IL SORRISO
Il coniglio pasquale ha origine nelle culture dell’Europa occidentale dove ha sembianze più simili ad una lepre. La lepre, animale particolarmente prolifico e le cui scatenate danze amorose si possono vedere nei prati proprio agli inizi della primavera, era nell’antica cultura europea un simbolo di questo periodo dell’anno, incentrato sulla rinascita della natura e sulla fertilità. Una rinascita che è coincisa per l’Aalesund con la prima vittoria di questa Eliteserien. I Tangotrøyene erano, assieme al Viking, l’unica formazione a non aver ancora colto i tre punti in campionato. La vittima sacrificale vestiva i colori del Lillestrøm che, dopo la vittoria all’esordio, non è più riuscita a ripetersi. Sorrisi anche in casa Sandefjord. Dopo l’impresa di battere il Vålerenga in quel di Oslo, le “balene” hanno avuto la meglio 2 reti a 0 sull’altra neopromossa, il Kristiansund, e si sono portate così al centro della classifica. Il kosovaro Kastrati ha proseguito il suo buon momento di forma trasformando un calcio di rigore. Nel finale di gara Sodlund ha tolto le castagne del fuoco con un tap-in nell’area piccola sugli sviluppi di un corner dalla sinistra. A Bergen il Brann ha liquidato l’Haugesund e si è riportato in carreggiata dopo il passo falso del turno precedente. Un prova davvero convincente quella dell’undici allenato da Lars Arne Nielsen contornata da un pubblico caloroso e da un raro sole che ha benedetto la “Seattle europea“, la vittoria e il pieno bottino.

PIÙ CHE PASQUA SEMBRA L’EPIFANIA
Carbone. Solo carbone e niente dolci per coloro che si sono comportati male. Di certo la signora con le calze rotte un privilegio geografico sopra il quale compiere le proprie giravolte lo ha ben chiaro. Alla befana il Vålerenga di Deila deve essere apparso una vera e propria miniera. Vincere a Molde sarebbe stato chiedere troppo, visto l’attuale gap tecnico fra le due formazioni, ma vendere cara la pelle per raddrizzare un inizio 2017 da brividi doveva essere imperativo categorico. In 28 minuti i Blå-hvit ne hanno messi tre a referto e potevano essere molti di più. Ad inizio ripresa Sigurdarson cala il poker con una perfetta torsione di testa. In Vålerenga non è mai stato capace di comandare il gioco, mostrando le solite, improponibili lacune difensive (peggior difesa della Eliteserien con 10 reti subiti in quattro giornate). Deila dovrà correre ai ripari quanto prima per non vedersi costretto ad abdicare anzitempo.

RISULTATI RUNDE 4
Viking – Rosenborg 0-1
Stabæk – Sarpsborg 08 3-0
Brann – Haugesund 3-1
Molde – Vålerenga 4-0
Sandefjord – Kristiansund 2-0
Aalesund – Lillestrøm 3-1
Sogndal – Strømsgodset 1-1
Odd – Tromsø 1-0

Impostazioni privacy