I portieri goleador della Primera Division

Un calcio di rigore, l’ennesimo, per tenere viva una tradizione: in Argentina è sempre tempo di portieri goleador, folli numeri uno che con immenso coraggio e un piedino niente male si prendono il massimo delle responsabilità e vanno a calciare dal dischetto.

Il personaggio dell’anno in tal senso è Bertoli, portiere del Patronato e capocannoniere di questa speciale classifica oltre che, in maniera paradossale, anche della sua squadra. Tre volte dal dischetto nelle ultime cinque settimane e 3 volte a segno: Bertoli è il prototipo del rigorista, sceglie sempre conclusioni di potenza e la mette dove nessun portiere può arrivare. Questa notte il suo Patronato ha perso 3-1 in casa dell’Atletico Rafaela ma il 37enne leggendario portiere rojinegro è andato nuovamente a segno con una esecuzione impeccabile. Rincorsa lenta e bomba sotto la traversa. Come sempre.

C’è un altro portiere in Argentina simbolo di una squadra: si tratta di Luis Ardente del San Martin de San Juan. Ha vestito solo la maglia verdinegra in carriera e la settimana scorsa ha trovato il suo primo storico gol andando anche lui dal dischetto. Se continuerà a tirare lui i penalty in queste giornate finali potrà tentare la rimonta sul collega Bertoli ma almeno si può accontentare di aver scritto il suo nome anche nel tabellino dei marcatori nella squadra della sua vita.

Il luogo dove l’arquero rigorista è una tradizione è Avellaneda: Racing e Independiente, che tra le altre cose domani sera si contendeanno un velenosissimo Clasico, hanno entrambi dei portieri con alle spalle diverse marcature. In casa Academia è il caso di Sebastian Saja, detto el Chino, con un passato breve in Italia con la maglia del Brescia. Lui cerca sempre gli angoli impossibili e quando segna si lascia andare in esultanze travolgenti che infiammano un pubblico passionale come quello del Cilindro.

Saja quest’anno è ancora a secco e dopo il ritorno di Milito ha calciato sempre di meno calci di rigore ma in carriera può vantare ben 7 trasformazioni.

Stessi numeri per il portiere dell’Independiente Diego Rodriguez, detto el Ruso. Retrocesso a sorpresa al ruolo di secondo portiere ha avuto solamente 5 partite in questo campionato per poter andare in gol ma sfortunatamente non ci sono stati rigori per il Diablo. El Ruso è un rigorista metodico che mira sempre l’angolino basso con il tentativo di spiazzare il suo collega rivale. Come detto 7 gol in carriera per lui ma anche un errore pesantissimo in semifinale di Copa Sudamericana che ha steso il tappeto rosso verso la finale al Santa Fe. È l’unico errore della sua carriera dagli undici metri ma è costato carissimo a lui e a tutta la squadra.

Quattro portieri, quattro maniere folli di interpretare il ruolo. È la follia dell’Argentina, è la bellezza del calcio.

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