Preliminari Conference League: il Feyenoord non punge, il Drita sogna

Il Feyenoord delude alla prima gara ufficiale della stagione chiudendo a rete bianche contro il modesto Drita: in Kosovo, i ragazzi di Slot, non riescono a strappare la vittoria contro un avversario modesto ma che tiene aperta la qualificazione al prossimo turno. La mancanza di Berghuis si è fatta sentire, con un reparto offensivo che ha fatto fatica a creare gioco e occasioni veramente pericolose. Tutto è rimandato al De Kuip dove sarà vietato sbagliare per poter proseguire l’avventura europea.

IL FEYENOORD NON INCIDE: SLOT RIMANDA TUTTO ALLA GARA DI RITORNO

Male la prima uscita in Conference League per il Feyenoord che si deve accontentare dello 0-0 contro il Drita nonostante un secondo tempo più incisivo rispetto alla prima frazione di gioco senza identità e con qualche paura di troppo. Rispetto al Psv, autore di una partita superlativa contro il Galatasaray, i Rotterdammers tornano in Olanda con la qualificazione ancora da archiviare e con la possibilità di perdere il treno per l’Europa in caso di qualche errore fatale.

La mancanza di Berghuis, in attacco, si è fatta sentire più del previsto con Bannis non all’altezza della situazione e con un Linssen isolato per i primi 45 minuti. Sinisterra non è ancora al top della forma e il centrocampo ha fatto fatica a trovare il giusto assetto sotto le indicazioni del nuovo tecnico Slot. I biancorossi hanno ancora tanta strada da fare per trovare l’identità di squadra: il gioco è ancora da perfezionare e gli schemi non sono stati del tutto assorbiti dai giocatori che faticano a macinare azioni pericolose. Il Drita si è chiuso bene in difesa, ha rischiaro in contropiede ma non ha punto mai, strappando un pari che da fiducia e che lascia aperto il sogno qualificazione.

Il Feyenoord, dopo un primo tempo sottotono e con qualche remora di troppo, esce allo scoperto nella ripresa ma il forcing non è sufficiente a piegare gli avversari. Tanta delusione e i 90 minuti al De Kuip che diventano fondamentali per proseguire l’avventura europea: manca una punta di peso e quella grinta che Slot era riuscito a dare al suo AZ Alkmaar in passato. Il mercato dovrà aiutare il nuovo tecnico che ha bisogno di qualità per alzare ulteriormente l’asticella in una competizione alla portata della sua rosa.

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