Preliminari Europa League: l’AZ crolla in Scozia. Serve un miracolo al ritorno

Non decolla l’inizio di stagione dell’AZ Alkmaar che perde in terra scozzese: il Celtic non fatica e mette in cassaforte un 2-0 che sa di qualificazione ai gironi di Europa League. I biancorossi di Jansen non pungono e sono troppo distratti in difesa: le tante partenze in estate hanno minato l’equilibrio della rosa. C’è bisogno di tempo per ritrovare e ricostruire una squadra che manca ancora di punti di riferimento.

L’AZ CROLLA E LA QUALIFICAZIONE SI ALLONTANA: IL CELTIC AD UN PASSO DAI GIRONI

Non parte bene la stagione dell’AZ Alkmaar al secondo ko consecutivo in gare ufficiali: dopo l’esordio steccato sul campo del Waalwijk, 1-0 per i padroni di casa, arriva anche la sconfitta in terra scozzese contro il Celtic che non deve faticare più di tanto per strappare la vittoria. Jansen, sconsolato, sta cercando di fare del suo meglio per ricostruire il più velocemente possibile una squadra letteralmente smatellata dalla società, durante il mercato estivo.

Inutile dire che le partenze di Boadu, Stengs e Bizot hanno tolto certezze ai ragazzi in campo che si sono ritrovati con il solo Koopmeiners della vecchia guardia. La spina dorsale è stata completamente smontata con il centrocampista che ha richieste da Italia e Germania e non è detto che, prima della chiusura del mercato, non parta anche lui. Nel frattempo, il tecnico olandese, si ritrova ad affrontare una situazione difficile dove manca sintonia e gioco: l’AZ non punge in avanti, non costruisce a centrocampo e non è attento in difesa. Ogni reparto ha le sue lacune senza un vero leader che riesca a gestire la situazione. Il Celtic ha vita facile al Celtci Park e archivia la pratica con un gol per tempo: Furuhashi e Forrest superano Verhulst e mettono la freccia per la fase a gironi dell’Europa League. Il ritorno all’AFAS Stadion sarà fondamentale per la società di Alkmaar che è chiamata ad un vero e proprio miracolo per non abbandonare, prematuramente, il primo obiettivo stagionale.

I numeri, nelle due prime partite ufficiali, testimoniano un attacco che manca di una vera punta, con Pavlidis che ancora non trova la sua giusta condizione: zero reti all’attivo e ben 3 al passivo con la linea arretrata che manca ancora di affiatamento. Contro gli scozzesi scarseggia proprio l’unione dei reparti con tanti buchi a centrocampo e poca convizione nel gioco e negli schemi proposti dal tecnico. C’è tantissimo da lavorare e lo scriteriato mercato sta rendendo ancora più evidenti i limiti della rosa: serve ricostruire da zero e ridare vita a un AZ che aveva ritrovato finalmente l’Europa sotto la guida e il lavoro dell’esonerato Slot, reo di aver avuto contatti troppo presto con il Feyenoord, la sua attuale squadra.

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