Premier League, la partita da non perdere: Everton-Tottenham

In un weekend caratterizzato dalle semifinali della FA Cup, la Premier League vedrà come match chiave la sfida tra Everton e Tottenham. I Toffees hanno vinto una sola partita delle ultime cinque giocate e devono necessariamente cambiare marcia; gli Spurs, invece, arrivano a questo appuntamento dopo la sconfitta con il Manchester United che ha praticamente messo fuori gioco i ragazzi di Mourinho dalla corsa per la Champions League. Saranno novanta minuti sportivamente parlando drammatici perché entrambe le squadre, partiti con obiettivi diversi, si ritrovano a giocare l’ultima chance per giocare in Europa, più precisamente la Conference League.

Everton, ritrovare il successo

Una vittoria che manca dal quattro marzo quando il club si impose uno a zero sul campo del West Bromwich; da allora tre sconfitte e due pareggi tra Premier League ed FA Cup, sette gol subiti e soltanto due realizzati. Un rendimento che ha tolto la possibilità ai ragazzi di Ancelotti di lottare per le due competizioni europee principali; l’ultima possibilità per giocare in campo internazionale il prossimo anno è la Conference League. Per arrivarci, però, servirà battere il Tottenham; missione non semplice specie se gioca come nell’ultimo mese. L’Everton può contare su un dato statistico: nei due precedenti stagionali ha sempre avuto la meglio sugli Spurs. Il progetto iniziato da Ancelotti, per fare un passo in più, non può prescindere dall’Europa.

Tottenham, salvare la stagione

La stagione del Tottenham rischia di essere completamente negativa; gli unici modi per salvarla sono entrare in Europa e vincere la finale di Carabao Cup. Obiettivi entrambi complicati e, se a Wembley l’avversario (il Manchester City) rappresenta un ostacolo quasi impossibile da superare, in Premier sembra più alla portata la qualificazione alla Conference rispetto all’Europa League. La sfida con l’Everton è uno snodo cruciale per una squadra reduce da un punto in due partite e con più dubbi che certezze. Mourinho non può permettersi altri passi falsi perché il settimo posto non era certo quello che ci si aspettava ad inizio stagione.

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