La prima eliminata è la Turchia: da possibile sorpresa a cocente delusione

Doveva essere l’outsider dell’Italia nel girone A ed invece ha chiuso all’ultimo posto: la Turchia delude tutte le aspettative con le quali si era affacciata a questi campionati europei. Una vera involuzione visto l’ottimo cammino che aveva portato la nazionale di Gunes a qualificarsi come seconda del suo gruppo, a sole 2 lunghezze dalla Francia. Euro 2020 da dimenticare per i turchi che, ora, dovranno pensare alla prossima competizione mondiale per potersi riscattare.

TURCHIA, CHE DELUSIONE! DA OUTSIDER A SQUADRA CUSCINETTO

La Turchia si era presentata ad Euro 2020 con un curriculum che avrebbe fatto invidia a chiunque: nel girone di qualificazione era riuscita a tenere testa alla Francia vincendo e pareggiando nelle due sfide. Secondo posto nel gruppo a sole due lunghezze dai transalpini e con 18 realizzazioni all’attivo e solo 3 al passivo. Uno score di tutto rispetto impreziosito ulteriormente dalla vittoria per 4-2, all’esordio nel girone di qualificazione al Mondiale 2024, contro l’Olanda.

Gunes aveva creato una rosa organizzata, ben messa in campo e ligia nei compiti difensivi e offensivi. Peccato che Euro 2020 abbia stravolto completamente le carte in tavola con una Turchia irriconoscibile e lontana parente di quella apprezzata nella fase di qualificazione. Nel gruppo A, dominato dall’Italia, ci si aspettava una seconda posizione contesa ma con i turchi in netto vantaggio: invece la sentenza è pesantissima per Under e compagni che chiudono come fanalino di coda con zero punti, 8 gol subiti e solo uno realizzato. Un passo che va in controtendenza a tutto quello che di buono si era visto fin ora: la Turchia ha dimostrato di non essere mai compatta, con un crollo psicologico proprio dopo l’esordio contro l’Italia. Il 3-0 inflitto dagli uomini di Mancini ha rotto qualcosa nella testa dei giocatori turchi che non hanno più ritrovato il mordente e l’organizzazione che li aveva fatti volare così in alto.

Contro Galles e Svizzera giungo altri due pesanti ko nonostante Gunes abbia provato qualche soluzione diversa che consentisse alla squadra di ritrovarsi e di ribaltare il pessimo avvio. Non ci sono state risposte con un attacco sterile ed inconcludente ed una difesa distratta e disorganizzata, troppo facile da bucare e troppo semplice da aggirare. Hanno deluso anche i singoli, incapaci di risvegliare una rosa in balia dei suoi demoni: Yilmaz non è stato il leader sperato, Under ha giocato a sprazzi ma senza incidere, Demiral non ha blindato la difesa facendo notare i suoi limiti tecnici e Calhanoglu è stato evanescente per tutte e 3 le gare. C’è tanto rammarico per come si è chiuso questo Europeo: la Turchia, adesso, ha bisogno di tempo per cancellare la brutta figura ma deve riorganizzarsi il prima possibile per non perdere il treno che porta ai prossimi Mondiali in Qatar.

Impostazioni privacy