Psg – City, la grande occasione

Una delle partite più interessanti degli ottavi di finale di Champions League è sicuramente la sfida tra il Paris Saint Germain e il Manchester City; per entrambe è l’occasione da non fallire per avvicinarsi sempre di più alla finale di Milano.

Potremmo definirla la sfida degli sceicchi; Nasser Al-Khelaifi (presidente del Psg) e Khaldoon Al Mubarak (presidente del City) dopo essersi sfidati a distanza tra chi spendeva di più per costruire rose stellari, stasera si incroceranno nel primo dei due atti che stabilirà chi ha speso meglio in ambito Europeo. Se in patria le spese folli hanno portato titoli, in Europa le due squadre non sono mai state vincenti anzi hanno sempre deluso le aspettative.

Per restare ai vertici del calcio Europeo non è sufficiente creare rose piene di campioni; serve equilibrio, organizzazione e serve avere chi riesca a gestire una spogliatoio pieno di stelle. Forse è proprio per questo che il City ha deciso di terminare il rapporto con Pellegrini ed iniziare, a partire da quest’estate, un ciclo con Guardiola; e forse, è per lo stesso motivo che il Psg sta cercando un allenatore con maggiore esperienza internazionale (quella che manca a Blanc). Oltre ai due tecnici, le due squadre il prossimo anno potrebbero trovarsi senza i loro leader principali: Ibrahimovic e Aguero che quest’estate potrebbero cambiare aria.

Ma ora pensare al futuro non ha senso, sarebbe controproducente perché la stagione non è ancora finita; e se al “Parco dei Principi” la Champions potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una stagione ricca di successi, per il City invece la coppa dalle grandi orecchie rappresenterebbe l’ancora di salvataggio di una stagione disastrosa, che ha visto i blu di Manchester alzare solo la “Capital One Cup“.

Blanc contro Pellegrini, Ibra contro Aguero, ma sopratutto Psg contro City: due potenze del calcio che cercano l’affermazione decisiva. Vincere oggi per entrare nell’olimpo dei grandi, l’occasione da non perdere nemmeno per tutto l’oro del mondo, quello che i due presidenti hanno speso per arrivare fin qui.

 

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