Il punto dalla Turchia: Basaksehir da campione ad ultimo della Super Lig

In Super Lig continua a tenere banco la crisi dei campioni di Turchia: il Basaksehir, con il primo titolo della sua storia in bacheca, sta faticando a ripartire occupando l’ultima posizione della classifica. La sconfitta contro il Galatasaray dimostra un momento di sbandamento che non eravamo abituati a vedere dopo la trionfante annata passata, con il primo posto conquistato a suon di vittorie. Ma cosa è veramente cambiato nella società di Istanbul?

BASAKSEHIR: DAL PRIMO POSTO A FANALINO DI CODA DELLA SUPER LIG

Solo qualche mese fa il Basaksehir saliva sul tetto della Turchia alzando al cielo il primo trofeo della sua storia: la formazione di Istanbul, con un percorso pazzesco, ha staccato tutte le rivali principali chiudendo i conti con una giornata di anticipo. Da quel finale di stagione sembra passata un’eternità vista la partenza sottotono dell’attuale competizione.

La società si trova in ultima posizione dopo appena 2 giornate con 2 ko consecutivi e relativi 0 punti: l’esordio è stato un disastro in casa della neopromossa Hatayspor mentre contro il Galatasaray non è andata meglio con un 2-0 che non ha lasciato scampo ai ragazzi di Buruk. Le sconfitte sono arrivate entrambi per mancanza di stabilità difensiva e sterilità offensiva come testimoniano anche i numeri da brivido per una rosa campione di Turchia: nessuna rete all’attivo e 4 gol incassati.

La rosa si è drasticamente indebolita con le cessioni di Robinho, Inler, Clichy e Elia (tutti via a parametro zero) punti fondamentali che hanno permesso al club turco di vincere il titolo nazionale. In entrata, però, c’è stato il giusto bilanciamento con l’arrivo di Ozcan dall’Amburgo, di Chadli dal Monaco, di Boli Bolingoli dal Celtic e Rafael dal Lione, nomi che però devono ancora ammalgamarsi con la squadra ed entrare negli schemi del tecnico. La difesa ha dimostrato di essere distratta e poco armoniosa con movimenti che non vengono seguiti da tutta la linea: dall’altra parte l’attacco non è preciso con tante occasioni generate ma mai finalizzate. La mancanza di Robinho è quella che si sta accusando di più con velocità e fantasia completamente sparite dalla manovra, troppo lenta e prevedibile. Il Basaksehir ha bisogno di ritrovare immediatamente il suo equilibrio per difendere il primato dello scorso anno e per poter puntare ad un’onorevole Champions League che non la condanni ad uscire preventivamente con l’ultima posizione nel girone.

L’arrivo di Bastos dalla Lazio garantirebbe di alzare l’asticella dal punto di vista dell’esperienza ma non della qualità: i movimenti sul mercato non sono ancora sufficienti a cancellare il vuoto lasciato dai partenti. Il Galatasaray è tornato a grandi livelli, il Besiktas lotterà per il titolo insieme al Fenerbahce, l’Alanyaspor è pronto a fare da outsider. La concorrenza è tanta in Turchia e serve un cambio di rotta per non dimenticarci immediatamente del Basaksehir, all’unico acuto di una storia ancora troppo vuota di trofei.

Impostazioni privacy