Il Real Madrid di Carlo Ancelotti eliminato dalla Champions League: scriverlo e leggerlo fa un certo effetto e non potrebbe essere altrimenti. Negli ultimi quindici anni, del resto, solo in quattro occasioni il cammino si è fermato prima della semifinale mentre negli ultimi cinque anni il Real Madrid è entrato stabilmente tra le prime quattro squadre d’Europa.
L’impresa dell’Arsenal conferma quanto al Real Madrid siano indigeste le squadre inglesi, se non affrontate in finale. Se si considerano le quattro eliminazioni negli ultimi quindici anni, due sono arrivate per mano di un club di Premier League. Prima dell’Arsenal c’è riuscito il Manchester City, vincendo 2-1 entrambe le partite del doppio confronto, nel 2019/2020. Per trovare una nuova eliminazione precoce, occorre tornare indietro sino al 2018/2019 quando l’Ajax ribalta al Bernabeu (4-1) la sconfitta per 2-1 in Olanda. Fuori agli ottavi anche contro l’Olympique Lione nel 2009/2010, (0-1 in Francia, 1-1 al Bernabéu)
Cocente, ovviamente, la delusione alla Casa Blanca, dove diversi inquilini prestigiosi potrebbero aver giocato l’ultima in Champions League. Uno è in campo, ed è Modric. L’altro in panchina, Carlo Ancelotti. In conferenza stampa il tecnico italiano ha lasciato in eredità la sensazione che questa potrebbe essere la sua ultima partita di Champions League con il Real.“È una delusione, ma fare un’analisi oggi non è corretto. Dobbiamo tenere la testa alta e ammettere di non aver disputato sinora la nostra migliore stagione. Non esistono squadre invincibili, ma stiamo lottando per la Liga, ci giocheremo la finale di Coppa del Re e il Mondiale per Club. È una stagione infinita, non so cosa mi riserva il futuro, e non voglio saperlo…”
Ancelotti si giocherà le sue ultime partite inseguendo ancora due titoli, e qualora le strade con il Real Madrid dovessero separarsi, l’addio sarà dolce, quasi indolore, sicuramente senza rancore. Anche nei piani alti della Casa Blanca si sta ormai ragionando sul futuro e il nome di Xabi Alonso sta prendendo piede e circola con una certa insistenza. In ogni caso, se e quando, Florentino Perez deciderà di cambiare allenatore, lo comunicherà in modo assolutamente amichevole. Del resto, il presidente è molto legato all’attuale staff tecnico e gli è estremamente grato sia per il lavoro svolto sia, soprattutto, per i tantissimi successi che è riuscito a cogliere. E non è detto che sia finita, anche perché Ancelotti può ancora sollevare al cielo due trofei e non è affatto escluso che non ci riesca.
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