Real Madrid, allarme difesa per Ancelotti

Il Real Madrid perde un altro pezzo. Dopo l’addio dell’eterno Sergio Ramos, è Rafael Varane ad abbandonare la capitale spagnola al termine di una trattativa abbastanza rapida che ha portato il francese a Manchester, sponda United, e 50 milioni nelle casse del club blanco. Soldi che coprono in misura minima il vuoto lasciato dalla coppia con più di mille presenze (sommate) a difesa della squadra di Madrid. La perdita dei due centrali (entrambi campioni del mondo), che primeggiano in Europa da una decade, chiude un ciclo storico del calcio e contribuisce in maniera significativa a sfaldare una delle squadre più forti di sempre.

E ora chi gioca?

 

  • David Alaba, sicuramente. L’austriaco è a tutti gli effetti il successore naturale di Sergio Ramos, un onere che l’ex Bayern Monaco ha scelto di appesantire 2appropriandosi del numero 4 dell’andaluso. A 29 anni ha firmato un quinquennale con il Real Madrid in cui è costretto”, date le circostanze, ad assumere fin da subito il comando del reparto. Lo scetticismo sulle sue capacità da difensore centrale è lecito, ma può essere superato se si guarda alle 116 presenze nel ruolo e alle due ultime stagioni in cui ha quasi esclusivamente ricoperto quella posizione. La prima volta da centrale è datata 2014 ed è merito di Pep Guardiola, ma anche Ancelotti lo ha schierato  davanti a Neuer nel suo periodo a Monaco di Baviera.

 

  • Eder Militao, probabilmente. Sarà lui il compagno titolare di Alaba? Il brasiliano classe 1998 è arrivato due anni fa a Madrid per la cifra importante di 50 milioni di euro. Comprensibilmente spaesato nelle prime uscite, si è ritagliato pian piano i suoi spazi mettendosi in mostra soprattutto per un’agilità e una velocità fuori dal comune. Con il Brasile ha giocato da titolare tre delle quattro gare del girone di Copa America salvo poi lasciare il posto alla riformata coppia Thiago Silva-Marquinhos. Nella stagione corrente non ci saranno problemi di concorrenza (mercato in entrata permettendo) e sembra davvero essere arrivato il suo momento.

 

  • Nacho – Vallejo, 31 anni il primo e 24 il secondo, in momenti completamente diversi della carriera. Nacho è un affidabile, uno da 340 presenze tra Real Madrid e Castiglia, una bandiera a cui tutti gli allenatori non hanno mai rinunciato, da centrale o laterale difensivo. Discorso differente per Vallejo. classe 97 acquistato 5 anni fa dal Real e ancora in cerca di affermazione dopo prestiti con alti e bassi a Real Saragozza, Wolverhampton, Eintracht Francoforte e Granada. La sua presenza nella rosa sembra essere dettata soltanto dalla mancanza di interpreti nel ruolo, ma se Florentino Perez decidesse di non investire nel pacchetto di centrali potrebbe clamorosamente rientrare a farne parte.
  • Chust-Gila, rispettivamente classe 2000 e 2001, il primo di Valencia e il secondo di Barcellona, ma entrambi in scadenza nel 2022. La situazione dei talenti della fábrica per cui si è aperto uno spiraglio è delicata e il mese di agosto sarà cruciale per tentare di comprendere il loro futuro.

Non succedeva da anni che il Real Madrid iniziasse la Liga come terza forza del campionato. L’addio di Zidane, Ramos e Varane, unito all’Atletico detentore del titolo e a un Barça che ha optato per una strategia completamente opposta a quella madrilena sul mercato, ci obbliga a posizionare i blancos in fondo a questa mini classifica. L’emergenza in difesa è seria e la dirigenza dovrà prendere provvedimenti visti anche gli infortuni che hanno colpito Carvajal e Mendy.

Qualche anno fa stentavamo a immaginare un Real Madrid senza Cristiano Ronaldo, ora dobbiamo pensarlo senza il portoghese, il tecnico francese e la coppia storica al centro. Il lavoro di Carlo Ancelotti è sempre più complicato.

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