Real Madrid: quando il bianco si tinge di “Orange”

Il Real Madrid ha da poco piazzato un altro importantissimo colpo di mercato acquisendo Donny Van de Beek dall’Ajax. L’arrivo del centrocampista olandese, oltre che a rafforzare un centrocampo già di altissimo livello, non fa altro che far riaffiorare ricordi con forti tinte arancioni. Questo perché una decina di anni fa i Blancos portarono nella capitale spagnola molti giocatori olandesi.

Nella stagione 2008/2009, infatti, a far parte della rosa del Real Madrid ci furono ben 6 giocatori olandesi. Quello che è ancora ricordato come uno degli attaccanti più forti visti alla Casablanca è sicuramente Ruud Van Nistelrooy che vinse due campionati segnando la bellezza di 64 gol in 96 partite. Numeri da capogiro che non hanno fatto altro che confermare quanto visto a Manchester con l’attaccante classe 1976 che fece letteralmente impazzire Old Trafford con 150 gol in 219 presenze. Insieme a Ruud, anzi tatticamente parlando a supporto di Ruud, troviamo due veri e propri fuoriclasse come Arjen Robben e Wesley Sneijder. Entrambi vinsero la Liga al primo tentativo prima di essere ceduti solamente due stagioni dopo il loro arrivo al Real. Robben poi divenne insostituibile nel Bayern Monaco con cui vinse anche una Champions League, stesso trofeo alzato al cielo da Sneijder pochi anni dopo la cessione con la maglia dell’Inter.

Ad un altro olandese venne affibbiato il titolo di erede di Roberto Carlos. Drenthe non mantenne però quegli standard anche perché si fece avanti con prepotenza un certo Marcelo, uno dei grandi trascinatori del Real Madrid capace di vincere tre Champions League in fila tra il 2016 e il 2018. Gli ultimi due nomi sono quelli di Rafael Van der Vaart e Huntelaar. Il primo non vinse nulla con la maglia del Real ma riuscì a far vedere buonissime cose, aiutato ovviamente dall’enorme talento, mentre il secondo segnò 8 gol in 20 partite prima di essere ceduto al Milan.

Negli ultimi anni il Real Madrid ha perso questa vena olandese e proprio Van de Beek torna a colorare di arancione il Santiago Bernabéu. Un centrocampista come lui può davvero fare bene e il campionato spagnolo sembra essere un palcoscenico adatto alle sue caratteristiche mentre in Europa abbiamo già potuto notare come sia stato fondamentale nell’incredibile cammino dell’Ajax nella scorsa stagione. Non a caso l’Olanda, intesa come nazionale, sta crescendo moltissimo sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico e questo grazie ad una scuola calcio di primissimo livello come quella dei Lancieri. L’Olanda torna a Madrid, Van de Beek è pronto a prendersi lo spazio che si merita in una squadra che ha una gran voglia di rivalsa dopo una stagione, l’ultima, molto deludente.

 

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