Calcio

Roma, Dovbyk non è un “bidone”: i numeri sono dalla sua parte

La Roma, orfana di Paulo Dybala, si aggrappa ad Artem Dovbyk che segna uno dei gol più belli e importanti del suo campionato e coglie tre punti pesantissimi a Lecce. Settima vittoria consecutiva per la squadra di Claudio Ranieri che resta a – 3 dalla Juventus a una settimana dallo scontro diretto.

Ranieri come Spalletti: non succedeva da quasi dieci anni

Vittoria di spessore, quella giallorossa, che ha dominato la partita senza venirne a capo per 80’. A quel punto, oltre alle capacità tecniche, servono anche nervi saldi e la Roma ha mostrato ancora una volta di essere un gruppo solido e, soprattutto, competitivo ad alti livelli. I giallorossi sono  in piena corsa per la Champions League, traguardo impensabile a novembre, e soprattutto, riescono a convivere con la pressione di centrare i tre punti. Era necessario rispondere ai colpi di Juventus e Bologna e la Roma lo ha fatto. Ed è tornata a inanellare sette vittorie consecutive: per tornare a risultati del genere, occorre spostare le lancette del tempo alla stagione 2016, con Luciano Spalletti in panchina. In quella occasione, furono otto.

Roma, i numeri di una squadra solida

I numeri della Roma nelle ultime sette partite accendono la luce su un percorso di maturazione. La squadra di Ranieri ha capitalizzato un calendario che le ha messo di fronte avversari alla portata. Restano comunque i meriti di un filotto mai facile da realizzate, anche e soprattutto per “come” è arrivato. Undici gol messi a segno, a fronte di appena uno subìto. Il risultato più frequente è stato l’1-0, e sono ben cinque i clean sheet. Il percorso è importante, ma il vero “peso” della Roma si valuterà in queste ultime giornate. Inizia un vero e proprio mini campionato che non concederà soste sino alla fine. Per la squadra di Ranieri, partita di rincorsa e che potrebbe accusare la fatica,  è fondamentale sbagliare il meno possibile.

Artem Dovbyk, un capitolo a parte

In questo contesto, Dovbyk merita un capitolo a parte. Il suo è un gol segnato praticamente dal nulla. Il ragazzo si è costruito e ha concretizzato la giocata. Non è né sarà mai un fuoriclasse, ma non è neanche il classico “bidone”. L’attaccante ucraino non rientra esattamente nell’alveo di quei calciatori che ruba l’occhio in campo, ma ha i numeri largamente dalla sua parte. Nelle ultime settimane è stato tremendamente efficace. Gli ultimi due gol sono valsi sei punti in classifica. In generale, nella sua prima stagione caratterizzata da innumerevoli difficoltà, è andato in doppia cifra e ha una media realizzativa più che accettabile. 11 gol messi a segno in campionato, sedici in generale rappresentano comunque un bottino di tutto rispetto. Con questa media potrebbe arrivare a 20 gol, che non sono mai pochi, a qualunque latitudine.

 

 

 

Pasquale Luigi Pellicone

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