La Roma di Ranieri non è diversa dalle altre, sinora, perlomeno lontano da casa dove perde, come da troppo tempo le capita, prima la bussola e poi la partita. Ancora una volta la vittoria in trasferta si rivela un tabù per i giallorossi che non riescono a vincere lontano dall’Olimpico dallo scorso 23 aprile. Quasi un anno senza tornare nella capitale con un risultato pieno. Una squadra che coltiva ambizioni da vertice in Italia e in Europa non può permettersi digiuni del genere. La sconfitta con l’AZ lascia in eredità una squadra strutturalmente fragile, che ha assoluto bisogno di ulteriori innesti sul mercato.
Il gol che ha deciso la partita e sentenziato la Roma è arrivato da una rimessa laterale. Difficile da sopportare per Claudio Ranieri, che ha già provato a mettere una toppa a destra con l’arrivo di Rensch ma l’arrivo dell’olandese non è sufficiente a tappare le falle. L’unica alternativa a Dovbyk, che continua a viaggiare sui binari della discontinuità, è Shomurodov.
Con tutto il rispetto per la buona volontà messa in campo dal calciatore uzbeko, lì davanti serve evidentemente qualcosa e soprattutto qualcuno di diverso, anche in virtù di quanto espresso dai giallorossi che hanno messo in mezzo diversi palloni senza lo straccio di una conclusione pericolosa e non hanno alternative allo spartito tattico considerando che in rosa non c’è un centravanti di manovra in grado di legare il gioco. Lo era Lukaku, ma costava troppo. E si è preferito investire quasi 90 milioni per Dovbyk che stenta a trovare continuità, Soulé ancora in attesa di ritagliarsi un posto e Le Fee finito in serie B inglese.
Oltre a puntellare la rosa, occorre chiarire diversi equivoci. In primis, quello legato alle “colonne” Hummels, Paredes e Dybala, tutti e tre potenzialmente in partenza. Da risolvere anche il caso Pellegrini, tornato in naftalina dopo il gol nel derby e nell’alveo di un rendimento che non giustifica un ulteriore investimento per il futuro. Si deve chiudere nel bene o nel male anche la telenovela Frattesi. Questioni da risolvere entro dieci giorni che potrebbero essere cruciali quanto esiziali per il futuro giallorosso.
Il rischio di compromettere definitivamente la stagione è altissimo. Ranieri non può permettersi di arrivare a giocarsi senza rinforzi adeguati delle sfide che potrebbero chiudere anzitempo la stagione anche nelle due coppe. In Europa League è obbligatorio vincere con l’Eintracht Francoforte per avere la certezza dei playoff. In Coppa Italia si deve superare l’ostacolo Milan. In mezzo, le sfide con Udinese e Napoli. Questa Roma non dà la sensazione di farcela.
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