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Rúben Neves: un cecchino che mette paura al Torino

Sarà uno dei pericoli maggiori, se non il pericolo numero uno per il Torino nella doppia sfida col Wolverhampton con in palio l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League 19/20; Rúben Diogo da Silva Neves, per tutti Rúben Neves, classe 1997, è ormai diventato il punto di riferimento della squadra di Espirito Santo, oltre che uno dei centrocampisti più talentuosi del momento, in Premier League, e nel panorama internazionale. Neves, con la regia del suo agente Jorge Mendes, è arrivato nelle West Midlands due stagioni fa, quando gli Wolves militavano in Championship, proveniente dal Porto. Un trasferimento che ha sorpreso tutti visto il valore di un giocatore in rampa di lancio, diventato il calciatore lusitano più giovane ad esordire in Champions League (17 anni, 5 mesi, 7 giorni), battendo il record di precocità di un certo Cristiano Ronaldo. Gli scetticismi iniziali sull’esperienza di Rúben Neves in Inghilterra in un campionato minore rispetto alla Premier, sono stati spazzati via dalle prestazioni del centrocampista portoghese che ha guidato la trionfale cavalcata degli Wolves verso la promozione, ben aldilà dei numeri che parlano di 6 reti e 1 assist. L’anno scorso l’esordio nel massimo campionato inglese, un esordio estremamente positivo, di pari passo con quello di tutta la squadra guidata sapientemente da Espirito Santo. La crescita esponenziale del ragazzo nato a Mozelos, faceva presupporre l’assalto dei grandi club di tutta Europa in questa sessione di mercato, con le società inglesi in pole position. Invece, la valutazione già molto alta del cartellino ha probabilmente scoraggiato i corteggiatori, forse rinviando di una stagione l’addio al Molineaux di Neves.

Playmaker moderno, abile nel palleggio, ma che non disdegna la fase d’interdizione, è in grado di calciare con entrambi i piedi pur essendo un destro naturale. L’abilità nel tiro, specialmente da fuori, è una caratteristica che dovranno analizzare attentamente Walter Mazzarri, e il portiere granata Salvatore Sirigu, visto che con la maglia del Wolverhampton, Rúben Neves ha messo a segno 13 gol complessivi, e 10 di questi sono arrivati con una conclusione da fuori area. Le punizioni sono una sua specialità, ma il Toro non dovrà distrarsi nemmeno sui calci d’angolo, perché la squadra di Espirito Santo ama spesso attuare degli schemi che portano alla conclusione Neves. Insomma, per la squadra del presidente Urbano Cairo, sarà vietato distrarsi, al cospetto di un avversario insidioso, con un giocatore che può diventare letale anche quando sembra fuori dalla partita.

Mauro Levati

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