Per salvare la panchina di Sandoval serviva una risposta concreta e convicente sul campo da parte del Granada e così è stato: 3-2 ad un Getafe che gioca un ottimo calcio e trova la forza di rimontare il doppio svantaggio salvo poi cadere sotto i colpi di un Rochina in giornata di grazia protagonista di un gol da campione.
Ultima chiamata per Sandoval che nell’ultimo periodo aveva raccolto più dissensi che punti e restava a galla al timone del Granada solo grazie al miracoloso successo ottenuto contro il Siviglia nella giornata che inaugurava il 2016. Una classifica poco piacevole e le tante pressioni sul tecnico potevano complicare la prestazione degli andalusi questa sera ma la squadra ha saputo rispondere alla grande alla chiamata d’urgenza del proprio tecnico.
Sandoval ha saputo battere il Getafe con la sua stessa arma: 4-2-3-1 e un gioco a viso aperto che ha beneficiato lo spettacolo e metto sotto scacco gli azulones per più di metà gara. I gol di Fran Rico e El Arabi rappresentano a pieno il carattere e l’approccio alla gara del Granada che oltre a giocare finalmente un ottimo calcio ha saputo vincere la partita anche sotto il profilo comportamentale vincendo sulle seconde palle.
Un calo fisico e psicologico ha permesso al Getafe di rientrare in gara e rimontare il 2-0 maturato nel primo tempo ma in una partita così spettacolare e aperta ogni situazione poteva diventare quella decisiva. E in questo contesto emerge il capolavoro di Rochina: perfetto il suo bolide dalla distanza, imparabile la traiettoria.
Un gol che vale tantissimo per la squadra e per Sandoval: non vincere una partita giocata così bene avrebbe potuto recareal Granada problemi di classifica e soprattutto di morale mentre l’allenatore madrileno sarebbe stato ancora più vicino all’sonero nel giorno della migliore prestazione stagionale della propria squadra.
Ora il Granada è in zona salvezza e Sandoval più tranquillo sulla propria panchina: la gara di oggi può aver fatto svoltare la stagione dei Nazaries che però dovranno mantenere questo tipo di performance anche in gare meno cruciali.
